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Visualizzazione dei post da ottobre, 2007

Semplice e krystallino

Ma che occhietti attenti che avete! Da quando nella pagina iniziale del sito è comparso l’annuncio della mia performance del 27 ottobre hanno cominciato a piovere email e messaggi da parte di tanti amici, ma soprattutto da chi segue con grande cura questo sito e il suo blog. Le domande sono sempre le stesse: cosa c’entra Madame Ingrid con un locale come quello? È una festa BDSM? È una trovata pubblicitaria? Di che si tratta? Francamente trovo tanta agitazione piuttosto buffa. Con tutte le performance che faccio – soprattutto all’estero – non pensavo proprio che questa notizia avrebbe provocato tanto scompiglio. Comunque, visto che non vorrei mai farvi venire un infarto per così poco, ne approfitto per chiarirvi un po’ le idee. Andiamo per gradi, va bene? Tanto per cominciare: la performance si svolgerà al Krystall , che è un club priveè di Vicenza. Se state per chiedere come mai un locale di questo tipo vuol dire che non siete stati attenti a ciò che ho scritto in passato, quindi mi as

Senza fiato

Credo di averlo già detto in passato: una cosa che non cesserà mai di stupirmi è il modo in cui anche le pratiche di dominazione sembrano essere soggette alle mode. Ci sono lunghi periodi in cui vengo contattata soprattutto da persone che vogliono essere iniziate ai sottili piaceri del feticismo delle calzature… Poi all’improvviso questi personaggi scompaiono, e arriva un’ondata di cultori della frusta, o dei giochi d’ambientazione medica, del bondage e così via. Dal mio punto di vista va benissimo anche così: confesso di essere talmente appassionata di tutto ciò che avviene nel mondo privato del mio studio che vivo ogni proposta come uno stimolo ad esplorare nuove sfaccettature. Insomma, è ben difficile che possa annoiarmi, come minimo perché in ogni caso sono io a dirigere il gioco, ma… Le mode mi hanno lasciata perplessa! La tendenza di questi ultimi giorni sembra proprio essere una di quelle che però fanno parte delle mie rare eccezioni. Mi riferisco alle tante varianti del control

Critica cinematografica

Oggi voglio essere magnanima. Come prima cosa conferisco allora una menzione d’onore speciale a un mio nuovo amico con cui mi sarei dovuta incontrare per pranzo e che invece è arrivato nel mio studio solo in serata. Quando avvengono questi ritardi, ma anche ritardi molto meno gravi, di solito non faccio altro che segnare il colpevole nel mio libro nero dei perditempo, dal quale una volta entrati non si scappa più. E credetemi: ho una memoria eccezionale nel riconoscere la voce delle persone anche a distanza di tempo, anche se chiamano da un numero differente o – è capitato anche questo – cercano di camuffare la voce. Scene da Fantozzi, davvero! In questo caso invece ho dovuto riconoscere che il ritardo era più che giustificato: lui era partito in perfetto orario dalla Svizzera tedesca, ma a metà mattinata mi sono vista arrivare un Mms con due foto da parte sua. La prima mostrava la sua auto, o meglio quel che ne restava, dopo un incidente in autostrada. La seconda era lui stesso, con u

Impegni... segreti

Questo nuovo post arriva con un certo ritardo rispetto alla mia solita media. Il motivo è stato il sovrapporsi di diversi impegni molto… impegnativi, che mi hanno assorbita completamente. Oggi desidero parlarvi in particolare di Secret , una festa fetish che si è tenuta a Milano venerdì 5 e alla quale ho partecipato con grande piacere. È probabile che ne abbiate sentito parlare, perché è stata molto pubblicizzata ed è finita un po’ dappertutto, compreso il serissimo Corriere della Sera . E come mai tanto interesse da parte dei mass media? Semplice: è stata la prima festa italiana di questo genere in senso assoluto e la prima a presentarsi in maniera rispettabile. Fatemi spiegare. Partiamo dal secondo punto. Il gravissimo difetto di quasi tutti gli eventi BDSM e fetish che vengono organizzati nel nostro paese è di rivolgersi al pubblico degli appassionati più convinti. Le pubblicità girano su Internet o si diffondono per passaparola, e naturalmente parlano la lingua di chi frequenta que