Ballbusting (seconda parte)
Eravamo rimasti in compagnia del caro Andrea, appeso nella mia stanza dei giochi senza la possibilità di difendersi. Ricorderete che il tema dell’incontro era il ballbusting, e che la mia volonterosissima vittima era bendata, senza la possibilità di sapere quando sarebbe arrivato il primo colpo sulle sue parti più sensibili. Il gioco è iniziato con il tormento della parte che invece piace più a me, cioè il cervello. Prima di cominciare me la sono presa molto comoda: so benissimo che la paura dell’ignoto è ben più terribile di qualsiasi tortura fisica, così ho lasciato il mio amico a interrogarsi su cosa stessi preparando per lui. Come previsto sono bastati pochi minuti per vederlo cominciare a sudare e tremare per i brividi causati dall’ansia e dalla posizione scomoda in cui l’avevo obbligato. Poi mi sono concessa una passeggiatina fino alla mia Scarpiera: come ben sapete è piena di calzature fetish e raffinate, così ho dovuto fare una certa fatica prima di trovare un paio di scarpe ab...