Lezione di danza (parte II)
Vi sono mancata? Certo che sì, lo so. Vi avevo lasciati proprio sul più bello del racconto del mio modo di usare le fruste… e so perfettamente che non avete pensato ad altro per tutti questi giorni. A volte so essere davvero crudele, vero? Comunque adesso eccoci qui. Andate a rileggere il post precedente, perché si riprende proprio dal punto in cui mi ero interrotta – cioè a quando ho messo giù il gatto a nove code e ho scelto, fra le tante fruste appese alla mia parete, una “snake” nata appositamente per essere impiegata in ambienti relativamente piccoli. Snake in inglese vuole dire “serpente” e per una buona ragione: questo tipo di strumenti sono lunghi, semplici, sottili e morbidi quanto una serpe… e possono mordere in maniera altrettanto bruciante. A me tuttavia piacciono per un altro motivo. La snake di cui stiamo parlando è lunga circa un metro e venti, è rossa ed è stata realizzata intrecciando finemente lunghe strisce di pelle di canguro, che è la più resistente e adatta a lavo