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Ballbusting (seconda parte)

Eravamo rimasti in compagnia del caro Andrea, appeso nella mia stanza dei giochi senza la possibilità di difendersi. Ricorderete che il tema dell’incontro era il ballbusting, e che la mia volonterosissima vittima era bendata, senza la possibilità di sapere quando sarebbe arrivato il primo colpo sulle sue parti più sensibili. Il gioco è iniziato con il tormento della parte che invece piace più a me, cioè il cervello. Prima di cominciare me la sono presa molto comoda: so benissimo che la paura dell’ignoto è ben più terribile di qualsiasi tortura fisica, così ho lasciato il mio amico a interrogarsi su cosa stessi preparando per lui. Come previsto sono bastati pochi minuti per vederlo cominciare a sudare e tremare per i brividi causati dall’ansia e dalla posizione scomoda in cui l’avevo obbligato. Poi mi sono concessa una passeggiatina fino alla mia Scarpiera: come ben sapete è piena di calzature fetish e raffinate, così ho dovuto fare una certa fatica prima di trovare un paio di scarpe ab...

Ballbusting!

Oggi è stata una giornata meravigliosa. Non solo per il bel tempo meteorologico, ma soprattutto per le belle ore passate con… chiamiamolo Andrea, un bel ragazzo che viene ogni tanto a trovarmi partendo dalla Romagna. È un tipo di persona che mi piace molto: quando si gioca sa fare onore al suo ruolo e tenere la bocca chiusa se non gli viene ordinato, ma prima e dopo è capace di tenere una conversazione dignitosa, in cui esprime chiaramente e in maniera molto diretta i suoi pensieri. Se pensate che in questo non ci sia niente di strano evidentemente non avete conosciuto una buona parte delle persone che mi contattano. Non si può naturalmente fare di tutta l’erba un fascio, ma una caratteristica comune a molte di loro è la gran confusione che fanno quando si tratta di comunicare ciò che sentono, desiderano, sognano, temono e così via. Certo, ho i miei modi per farli parlare… ma è raro che abbia voglia di applicarli. Non ne vale la pena. Con Andrea invece, come dicevo, parlare è un piacer...

Clinical

Sono tornata da poco da un ospedale, dove sono andata a trovare una cara amica vittima di un incidente non troppo grave ma non di meno spiacevole. Come sapete ho un passato da infermiera e pertanto sono abituata alle atmosfere di certi ambienti, ma la visita mi ha portata ad alcune considerazioni che potreste trovare interessanti. La prima è la risposta a una battuta che fanno sempre un po’ tutti, compresa la mia amica (che sarà dimessa entro un paio di giorni, tanto per la cronaca): sì, in effetti le infermiere e i medici sono un po’ sadici. In parte lo sono per ragioni professionali, visto che purtroppo a volte per applicare determinate cure non si può fare a meno di provocare “qualche disagio” (traduzione: fare un male cane) al paziente. Per esperienza posso però dire anche che fra il personale medico c’è abbondanza di amanti del BDSM. Non spaventatevi: non è che si divertano a infierire sui pazienti. Tuttavia l’inevitabile abitudine a stare a contatto con sofferenze vere porta a co...

Il "vero" sadomaso

Ci sono momenti in cui essere appassionate di dominazione quanto lo sono io è un po’ sconfortante. Parlo di quando mi tocca confrontarmi con l’ignoranza tremenda che la gente ha del BDSM e di queste forme di erotismo: senza stare a ripetere per la centesima volta i motivi “culturali” che hanno reso certe pratiche una barzelletta (o un pericolo) secondo l’opinione pubblica, non posso fare a meno di notare una grande confusione anche in chi – poverino – pensa davvero di capirci qualcosa. Oggi approfitterò allora dell’occasione per darvi un po’ di definizioni che possano permettervi di evitare equivoci e figuracce anche quando mi scrivete o mi contattate per telefono – cosa che capita con una certa frequenza. Partiamo dal principio con un concetto semplicissimo, che avete senz’altro già sentito esprimere anche nei documentari di Piero Angela. I mammiferi (per i più distratti: noi esseri umani siamo mammiferi) posseggono un istinto innato per la dominazione e la sottomissione. Ciò vuol dir...

Furto d'identità

A volte ci sono brutte storie che nonostante tutto finiscono per strappare un sorriso: ecco quella che ho vissuto io negli ultimi giorni. La vicenda comincia qualche giorno fa con una segnalazione proveniente da Luca, un mio fido adoratore che tutto preoccupato mi avverte che “mi hanno rubato il sito”. Ohibò: vado a controllare, e il mio sito è tutto in ordine. Che sta succedendo allora? Un piccolo chiarimento, e scopro che il furto c’è stato davvero, ma non di http://www.mistressingrid.it/ , bensì dei suoi contenuti. Avviene infatti che un altro sito, di cui non fornirò l’indirizzo per ovvi motivi, presenta come suo il materiale che da più di un anno si trova al mio indirizzo web. E non è finita qui. In effetti, la parte più scocciante della cosa è che le mie foto, le mie parole e così via sono stati appropriati da dei delinquenti (nel senso legale del termine) che li usano per promuovere un telefono erotico – ovviamente a pagamento, e pure caro. Era quindi venuto il momento di fare u...

24/7 (Seconda parte)

Parlavamo di 24/7, dunque. Oggi sarò particolarmente crudele con voi, perché ho in progetto di spiegarvi una volta per tutte quale sia la realtà di un rapporto di schiavitù a tempo pieno come quello che sognate tanto. Come accade sempre in questi casi, sono sicura che passati lo shock e la sofferenza mi amerete ancora di più, riconoscenti di avervi aperto gli occhi. Prima di tutto facciamo però una importante premessa. Quando si parla di “24/7” (e andate a leggervi il post precedente per vedere cosa significhi questa sigla) ogni persona sembra avere la sua idea nell’interpretazione del termine. Fermo restando che si tratti di sottomissione full time, per alcune persone significa “essere a disposizione in qualsiasi momento”, per altre “avere un atteggiamento mentale costantemente rivolto al benessere della Padrona”, e per altre ancora “restare rinchiusi fino alla morte in una gabbia da cui si viene tirati fuori solo per essere torturati”. Io invece non pretendo di possedere la Verità ...

24/7 (Prima parte)

In uno dei primi post di questo blog (e non c’è niente da fare: questi termini mi fanno sempre sentire come un extraterrestre da fumetti…) avevo promesso che prima o poi avremmo dovuto parlare di relazioni 24/7, cioè a tempo pieno. Pochi giorni fa un emerito sconosciuto mi ha fatto l’ennesima proposta di “diventare un oggetto di mia proprietà per sempre”, e quindi credo che i tempi siano maturi per tornare sull’argomento. Partendo come sempre dall’inizio, varrà la pena ricordare che la sigla “24/7” significa “ventiquattr’ore al giorno, sette giorni su sette”. Come dire disponibilità continua, un po’ come quei supermercatini aperti anche la notte che infatti negli Stati Uniti vengono chiamati proprio con la stessa abbreviazione. Non c’è bisogno di dire che l’ideale di sottomettersi definitivamente e per sempre a una Dominatrice è un vero classico. Credo che non ci sia niente di strano: la gente dopo tutto considera del tutto normale aspirare all’amore eterno… e considerato che le emozio...