Critica cinematografica
Oggi voglio essere magnanima. Come prima cosa conferisco allora una menzione d’onore speciale a un mio nuovo amico con cui mi sarei dovuta incontrare per pranzo e che invece è arrivato nel mio studio solo in serata. Quando avvengono questi ritardi, ma anche ritardi molto meno gravi, di solito non faccio altro che segnare il colpevole nel mio libro nero dei perditempo, dal quale una volta entrati non si scappa più. E credetemi: ho una memoria eccezionale nel riconoscere la voce delle persone anche a distanza di tempo, anche se chiamano da un numero differente o – è capitato anche questo – cercano di camuffare la voce. Scene da Fantozzi, davvero!
In questo caso invece ho dovuto riconoscere che il ritardo era più che giustificato: lui era partito in perfetto orario dalla Svizzera tedesca, ma a metà mattinata mi sono vista arrivare un Mms con due foto da parte sua. La prima mostrava la sua auto, o meglio quel che ne restava, dopo un incidente in autostrada. La seconda era lui stesso, con un’ingessatura ancora umida ad un polso nell’atrio di un pronto soccorso. Ma la cosa più interessante era il testo del messaggio. “Sono desolato per l’imperdonabile ritardo,” diceva. “Se non La disturba La prego di concedermi di offrirLe la cena prima di subire, se vorrà, la giusta punizione”.
Beh, come vi dicevo alla fine ha dovuto usare treni e taxi, ma è arrivato davvero. Di fronte a una così spettacolare devozione accettare il suo invito mi è sembrato il minimo della cortesia. La punizione, naturalmente, è stata raccontargli molto dettagliatamente tutto quello che avrei potuto fare di lui… e che mi sono guardata bene dal fare. Figuriamoci se potevo premiare qualcuno che guida così da sconsiderato!
Il tema di oggi tuttavia non è la sicurezza stradale o le buone maniere, bensì il cinema. Beh, più o meno. Il punto è che per ingannare il tempo mentre aspettavo il mio fratturato amichetto ho passato un paio d’ore al computer, dove mi sono divertita a curiosare nell’hard disk che mi ha prestato un’amica Dominatrice. Il suo schiavo prediletto, che è anche suo marito, è un collezionista di foto e filmati BDSM, e qualche tempo fa mi aveva lasciato qualcosa come trecento gigabyte di materiale pensando che anch’io covassi il suo stesso entusiasmo.
In realtà anche se non disdegno certo curiosare di tanto in tanto questo tipo di cose il mio è un interesse quasi del tutto professionale. Infatti sono ben felice di avere sviluppato col tempo un mio stile personale di dominazione, e osservo i giochi e la creatività di altre persone solo per vedere se per caso ci sia qualche idea che meriti di essere elaborata e integrata in ciò che già amo.
Stando così le cose potete immaginare la noia con cui ho visto passare centinaia di scene di fustigazione, pissing, bondage e chi più ne ha più ne metta… Tanto che presto il mio interesse si è spostato sugli aspetti tecnici delle riprese. Sono perversa, lo so.
Insomma, per farla breve sono rimasta shockata da quanto male vengano realizzati i filmati BDSM! Luci sbagliate, inquadrature pietose, montaggio che farebbe vergognare anche un cineamatore alle prime armi… A vedere quel materiale quasi passa anche a me la voglia di fare certi giochi! Delle atmosfere sensuali e particolarissime che mi piacciono tanto non c’è nemmeno l’ombra; Dell’attenzione ai dettagli più erotici neanche… Ma come fa la gente a trovare addirittura eccitanti certe riprese?
Per vostra fortuna ho imparato che nella vita però non bisogna mai limitarsi a fare critiche distruttive, altrimenti non si conclude nulla. Di conseguenza ho pensato di fare cosa utile ai numerosi masturbatori da video fra voi – ma sì, certo che conosco le vostre abitudini… Non avrete mica creduto che non si capisse subito come passate il tempo, vero? - dandovi qualche dritta sui film BDSM che meritano di essere visti.
Premessa importante: qui stiamo parlando di filmati espliciti, come quelli che trovate su Internet e nei sex shop. Per la grande cinematografia ci sono fior di ottime guide critiche in ogni libreria, e potete tranquillamente andare a consultarvele da soli. E ora veniamo al dunque.
Il primo consiglio è di guardare i lavori di Maria Beatty, una vera artista che non ha alcun timore a dichiararsi masochista convinta. Spesso nei suoi film compare in prima persona, quindi non avrete difficoltà a rendervi conto del fatto che non scherza affatto.
Il punto è che questi sono cortometraggi veri e propri, con regia, montaggio, musica e recitazione degni di tal nome. A volte i tempi sono un po’ lunghi, ma per lo meno il livello di sensualità è molto, molto elevato e le ambientazioni sono un po’ diverse dagli squallidi capannoni e tinelli che abbondano nei “normali” film a contenuti sadomaso. Se ne dovete scegliere solo uno provate The Elegant Spanking: a dispetto del titolo le sculacciate sono ben poche, mentre c’è una bellissima (e realistica) rappresentazione della venerazione dovuta a una vera Dominatrice.
Un’altra cosa che mi ha molto delusa nella collezione che ho consultato è stato il livello di intensità dei giochi. Sono la prima a dire che a volte una carezza può essere molto più devastante di una frustata, ma è anche vero che ho visto un sacco di cosiddette “torture” dove l’unica sofferenza era la noia mortale dei partecipanti! La cura a tutto questo sono due tipi di video. Se, come sospetto, vi piacciono le scene di sottomissione maschile, i più consigliabili sono quelli girati all’Owk; Se invece vi incuriosisce anche vedere come sono fatte delle buone schiave ci sono i video di Mood Pictures.
In entrambi i casi vi avverto: si tratta di scene MOLTO estreme. Così estreme, per intenderci, che vanno in genere parecchio al di là dei livelli di sofferenza che trovo piacevole infliggere anche sui miei schiavi più navigati. Però sono sicura che vedere certe cose vi aiuterà a mettere la vostra sottomissione in prospettiva.
Parliamo poi di bondage. Spero che sappiate già che non basta avere un paio di manette per potersi definire esperti, e probabilmente avrete notato che ormai le nozioni fondamentali delle legature si trovano un po’ ovunque. Di conseguenza i filmati che sto per suggerirvi sono, come al solito, su tutto un altro livello.
Parlo delle produzioni di House of Gord, un gruppo di americani decisamente molto creativi che ha un concetto di immobilizzazione e utilità del bondage assolutamente encombiabile. Per intenderci: sono quelli che hanno costruito i sistemi di immobilizzazione estrema che si sono visti in una celebre puntata del telefilm Csi. E no, fuori dai telefilm polizieschi non ammazzano proprio nessuno.
Per finire aggiungerei i film di AlexD, un regista tedesco su cui ho però qualche riserva. Da una parte infatti ha il pregio di essere un vero regista: inquadrature, montaggio, musiche e così via sono studiati con un certo criterio, e questo non fa mai male. Dall’altra però ha il brutto vizio di costruire atmosfere bellissime che poi rovina scadendo spesso nel porno più banale, e lì il mio interesse svanisce immediatamente.
In ogni caso la sua specializzazione sono gli scenari fetish, con costumi e scenografie molto affascinanti che non hanno niente a che vedere con le meschinità realizzate dalla maggior parte degli altri cosiddetti “autori”.
So che lo schiavo-collezionista leggerà questo blog e rimarrà terribilmente sconsolato. Peggio per lui.
Anche perché sono sicura che subito dopo lo leggerà anche la sua Padrona, e non sarà per nulla contenta di possedere una creatura che serve addirittura da cattivo esempio pubblico… Le conseguenze saranno davvero interessanti…