Come vivere nel lusso

Se c’è una cosa che mi piace del mio stile di vita è come non ci sia mai una giornata uguale all’altra. Parte del merito è della fantasia che cerco di porre sempre in tutto ciò che faccio, ma devo riconoscere che a volte le sorprese arrivano anche dai miei schiavi. Uno di loro è per esempio riuscito a convincermi a visitare insieme Luxury & Yachts, la Fiera del Lusso di Verona, questa domenica.
Immagino già le espressioni perplesse di alcuni di voi: ma che potrà mai farci Madame fuori dal suo studio? A una fiera, poi? A camminare tutto il giorno fra uno stand e l’altro? Se è questo che state pensando… mi dispiace per voi. È segno che avete proprio poca immaginazione, e le vostre vite devono apparirvi davvero molto tristi…

Miei cari, dovete sapere che ci sono tantissimi modi per rendere interessante, sensuale ed eccitante qualsiasi esperienza, fiera compresa. Alcuni li abbiamo già concordati col mio accompagnatore, ma altri saranno delle sorprese dell’ultimo momento – e altri ancora probabilmente li inventerò sul momento, a seconda delle circostanze e delle opportunità che incontreremo.
E poi, diciamolo: sarebbe proprio grave se dovessi davvero passare tutta la mia vita in un solo posto, anche se stimolante come il mio studio! Alcune persone dimenticano che non sono un personaggio immaginario, ma una donna vera con una vita altrettanto vera e sfaccettata… e chiaramente anche tutti i normali interessi femminili. Logico quindi che un pochino mi interessi anche vedere cosa proponga un’esposizione con un nome del genere.

E poi… Dominazione e lusso vanno perfettamente a braccetto, no? Pensate solo a quante centinaia di immagini avete visto (e venerato, vero?) con Mistress scintillanti nella loro perfezione, in scenari da favola dove ogni particolare sembrava ostentare una preziosità irraggiungibile per i normali portafogli. Pensate all’immagine che vi siete fatti di coloro che, come me, vivono per la Dominazione: scommetto che una buona parte di voi pensa a esseri senza cuore, pronti a spolpare l’anima e il portafoglio degli sciocchi che ci capitano fra le mani.
Beh, allora è il momento di rivelarvi un segreto.

Quelle immagini sono finte. Creazioni artistiche, fiction. È ovvio che vi siano alcune rare Signore che vivono davvero in quel modo, ma non si chiamano Mistress. Si chiamano ereditiere, o mantenute. E se ci pensate non c’è altra possibilità: apparire perfette e circondarsi di perfezione è un lavoro a tempo pieno, che non lascia spazio ad altre attività – tantomeno a qualcosa di tanto impegnativo quanto creare scenari di esplorazione sensuale veramente “sentiti”.
E quegli altri esseri senza cuore non si chiamano Mistress, ma puttane. Nel senso più sgradevole del termine, quello di persone che pur di accumulare denaro ignorano qualsiasi decenza e sentimento, sia proprio che delle persone che frequentano. Il fatto che battano la strada o siano vergini e frequentino salotti chic è del tutto ininfluente.

Credo sia facile capire perché mi infastidica poter essere associata a figure del genere, eppure è qualcosa che ogni tanto ancora mi capita. Può essere una e-mail di uno stupido, un commento percepito nonostante fosse stato fatto alle spalle o la paura di alcuni che un appuntamento con me sia inaccessibile. “Non ti curar di lor, ma guarda e passa,” davvero, però è desolante doversi confrontare con una tale incapacità di comprendere la realtà delle cose.
Come dicevo prima, Madame Ingrid è un normale essere umano. Con i suoi gusti e le sue predilezioni particolari, certo, ma come si può tranquillamente vedere dalle foto sul sito anche le sue (lievi, per fortuna) imperfezioni e soprattutto la sua etica incrollabile. È questo il motivo per cui espressioni come “divina”, “suprema” e così via non fanno parte del mio vocabolario se non in specifici scenari di gioco.

Se nella vita avessi solo cercato il lusso e il profitto economico non mi sarei nemmeno dovuta impegnare molto. Sarebbe bastato accettare i tanti doni proposti da uomini di grande potere, politici e multimilionari travolti dalla passione nei miei confronti. Avrei forse potuto darmi alla cosiddetta “dominazione finanziaria”, cioè al ricatto bello e buono, alla circonvenzione d’incapace. In quel caso domenica avrei potuto visitare la fiera facendo shopping come una comare al mercato: prendere una Lamborghini qui, un elicottero là… Ma in quel caso non sarei stata Madame Ingrid, bensì una squallida approfittatrice.

Benché non viva certo di stenti, le mie priorità sono invece tutt’altre. Il vero lusso per me è poter coltivare ciò che davvero mi appassiona, il fatto di non dovermi piegare a compromessi morali, la possibilità di essere sempre me stessa e condividere la mia essenza con persone che sanno apprezzarla e che mi sono complementari.
Questo significa non essere uno stereotipo in latex, esistere anche al di fuori del mio dungeon, impegnarsi ogni giorno, potere affrontare la vita con serenità e guardarsi allo specchio senza vergogna.

E andare alla Fiera del Lusso divertendomi davvero. Scusate se è poco…

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