Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2019

Gio e il suo primo fisting

Immagine
"Un altra volta Gio, ancora un crescendo di tortura e di piacere fusi in un solo racconto nel quale traspare tutta la sua ricerca nel vivere e sublimare in maniera totale la sua profonda  sottomissione".    - Mistress Ingrid aveva posizionato lo schiavo disponendolo sulla panca a pancia in su, con le gambe piegate e trattenute verso il petto. Le gambe erano tenute in quella posizione grazie ad alcune corde che ne permettevano pochi movimenti, giusto il minimo per resistere a lungo in quella posizione. Mistress Ingrid aveva pensato a quella posizione per infliggere una nuova tortura allo schiavo infatti le palle, il cazzo e lo sfintere erano completamente accessibili per realizzare quanto desiderava. Dopo averlo legato in quella posizione, grazie a del nastro adesivo aveva allargato le natiche a sufficienza per poter accedere agevolmente allo sfintere, che a quel punto era leggermente aperto e disponibile. Preso un frustino Mistress Ingrid inizia a frustare lo schiav

Moneyslave, ovvero: “slave attento alle esigenze della sua Padrona”

Immagine
Ed ecco anche “s” con un suo racconto o meglio dire spaccato della sua esperienza quale “moneyslave personale” come lui ama definirsi. Io invece senza tanti aggettivi alla moda lo definisco uno “slave attento alle esigenze della sua Padrona” e così, voglio che sia.    Era da quando aveva 20 anni che slave S frequentava lo studio di Madame. Aveva deciso di lasciarsi andare quasi per gioco rendendosi poi conto che lentamente la sua anima aveva ceduto al fascino e alla superiorità di Madame, ormai divenuta la sua Dea. Pian piano si era reso conto che non era più un gioco, bensì un bisogno naturale, vitale, come l’ossigeno. Slave S amava follemente i piedi di Madame. Affusolati, sensuali, semplicemente perfetti: sempre smaltati di un rosso fuoco, un rosso che mandava completamente in tilt quello che ormai non era più il suo cervello. Decise di iniziare come semplice feticista e da li Madame, Dea sapiente, raffinata ed esperta, lo prese per mano per condurlo al Suo vole

Lo chauffeur di Mistress Ingrid e il baule dei sogni. Parte seconda

Via xxxxx di Brescia sapevo che si trova nella zona Panoramica ma non conoscevo cosa ci fosse al xx. Arrivato all'altezza davanti ad un maestoso cancello Madame mi disse; - Attendi un attimo che ci hanno visti, ora aprono. - e in effetti il cancello lentamente si spalancò e dopo un breve tratto per una stradina all'interno di un enorme giardino arrivai davanti all'ingresso di una villa immersa in tale giardino. Mentre mi accingevo a scendere per aprire la portiera a Madame si aprì un portoncino dove uscì un uomo in livrea da maggiordomo che si apprestò a chiedere se Madame avesse bagaglio. Madame salutò sorridente il maggiordomo e mentre si avviava all'ingresso sulla porta si presentò una bellissima Signora vestita in maniera molto elegante con un vestito blu con leggeri inserti bianchi, collana e bracciali di perle, mani e unghie curatissime (che nulla avevano da invidiare a quelle di Madame) e un paio di scarpe con tacco alto sottilissimo. Notai tra le due Signore