Post

Visualizzazione dei post da 2008

Parassiti e dentisti

Questo mese il blog va un po' a rilento, ma ci sono ottimi motivi per questo. Uno sono i problemi tecnici che hanno colpito tutto il sito, e che per fortuna sono quasi del tutto risolti; l'altro è la preparazione al mio tour statunitense, per cui c'è parecchio da lavorare. Tutto ciò mi costringe a essere piuttosto breve anche oggi, benché ci sarebbero un sacco di argomenti di cui vorrei scrivere. Fra tutti mi tocca così sceglierne solo uno, che però è abbastanza divertente. Oggi si parla di parassiti. No, non fate quelle facce schifate. I parassiti di cui parlo sono del tipo umano, di solito si muovono da soli e non fanno troppi danni, anche se a volte riescono a essere parecchio invadenti. Mi riferisco in particolare a un tipo di personaggio con cui ho regolarmente a che fare almeno un paio di volte al mese, via mail o telefono. Lo svolgimento delle cose è più o meno sempre lo stesso: il tizio si presenta con discrete referenze, spiega di essere un grandissimo appassionato

Cose da donne

Non vedo l’ora che torni il fresco autunnale. Come avete letto nei post precedenti naturalmente apprezzo anche io il sole, i bagni e tutto il resto… ma finché fa questo caldo purtroppo molti miei abiti fetish sono costretta a indossarli solo in ambienti con aria condizionata… ed è un gran peccato. A proposito: colgo l’occasione per sfatare qualche mito. Il più grande è che non ci siano donne che indossano sempre abiti fetish. Di solito chiedendo in giro si ottengono infatti risposte tipo “ma sei pazza? Tacchi così alti per stare in casa o uscire per commissioni?” oppure “io il latex e il cuoio li indosso solo per le feste fetish: in casa sto in tuta da ginnastica!” Beh… in realtà le cose sono un po’ diverse.  È chiaro che neanche io sto ventiquattro ore al giorno agghindata in tute di lattice. Però c’è una bella differenza fra “non indossare sempre abiti fetish” e “non avere sempre voglia di indossare abiti fetish”. Io, come qualche cara amica, appartengo alla seconda categoria: se

Il porno che ci voleva

Oggi si parla di libri. Considerate pure questo post una specie di “consigli per gli acquisti”, con la differenza che nessuno mi paga (ahimè) per fare pubblicità e che non sono coinvolta in alcun modo con gli autori, l’editore o altri. Il libro in questione è in realtà un’opera a fumetti divisa in tre volumi. Si intitola Lost Girls - Ragazze perdute ed è così particolare che un po’ del mio blog se lo merita tutto. Per capire come mai mi sia piaciuto tanto sarà meglio cominciare dall’inizio, e cioè dall’osservazione che, di solito, la pornografia fa abbastanza schifo. Non per quello che rappresenta, per chi la realizza e così via (se volete di questo parliamo un’altra volta), ma proprio perché è brutta. Normalmente infatti ci sono gran foto di sessi in primo piano, ma dopo avere compiuto vent’anni bisogna riconoscere che di eccitante non è che abbiano molto… Certo, in alternativa ci sono delle splendide opere di raffinato erotismo in cui le foto sono meravigliose, artistiche, creative

Segni di eccitazione

A volte mi chiedo se sono solo io a conoscere tanta gente diciamo… “strana” o se è il mio fascino ad avere tutta la colpa quando chi mi sta vicino sembra spegnere il cervello. Volete un esempio pratico? Allora parliamo di Giorgio. Giorgio, che ovviamente non si chiama affatto così ma ha diritto alla propria privacy tanto quanto chiunque altro, è un amante del caning . Ci siamo visti qualche giorno fa per una massiccia sessione di questa pratica e… Come dite? Non sapete cosa sia il caning? Allora provvediamo subito. Tanto per cominciare, il caning non c’entra niente con i cani ma ha a che fare con il cane , che in inglese significa “canna”, “bastone” o “bacchetta” e si pronuncia “chein”. Qui potrei farvi una lunga lezione sulle origini, la storia e le mille interessanti variazioni del caning, ma non mi pare il caso di esagerare: vi sto già regalando un corso di inglese, e francamente oggi non ho molta voglia di fare la maestrina. Se vi interessa farvi una cultura (e ve lo consiglio viva

Terapia di coppia

Edizione speciale del blog… dal bordo di una piscina, dove con qualche difficoltà dovuta ai riflessi del sole sullo schermo mi sto divertendo un mondo a essere, una volta tanto, più lenta che posso nello scrivere. Naturalmente c’è un motivo, così come c’è un ottimo motivo per aver fatto tirar fuori da uno sgabuzzino il mio primo computer da viaggio, che è lento, è superato, ma ha l’immenso pregio di essere molto pesante. Il punto è che il computer lo sta reggendo con gran fatica uno schiavo inginocchiato di fronte a me, appena al di fuori della gradevole frescura del mio ombrellone. Un’oretta fa aveva già la schiena rossa come un’aragosta in pentola per via del sole impietoso, e a giudicare da come gli stanno tremando i muscoli delle braccia per lo sforzo (ho scelto per lui una posizione davvero scomoda… non sono deliziosa?) sta davvero passandosela male. Se solo non fosse bendato sono sicura che ne potrei apprezzare le lacrime. Mentre lui soffre e io mi gusto una bella granita alla me

Fuochi di paglia

Questo è un post dovuto e meritato. Anche se con un po’ di ritardo dovuto alla prima parte delle mie vacanze estive (di cui vi parlerò forse in futuro), credo infatti che sia venuto il momento di tirare le somme su una questione rimasta in sospeso da qualche mese, di cui avevo già ampiamente parlato a suo tempo. Mi riferisco al processo al Max Mosley, che ricorderete sicuramente essere stato accusato di ogni sorta di crimine dopo che era stato ripreso a sua insaputa durante un incontro simil-sadomaso con delle prostitute londinesi. Se volete i dettagli di quella storia non avete da fare altro che rileggere le vecchie pagine di questo blog. Se invece restate qui con me io avrei piacere di approfondire come siano andate a finire le cose, con una sentenza espressa il ventiquattro luglio . Riassunto della sentenza: Mosley è perfettamente innocente di ogni capo d’accusa, e merita anzi un risarcimento per danni d’immagine che per un’altra persona sarebbe stato anche abbastanza consistente, m

Dominazione e satanismo

Ho incontrato una nuova “sub”. Chiariamo: non vuol dire che è una ragazza che si immerge nel mare… nell’ambiente della dominazione con quel termine si indicano le persone di ruolo sottomesso – è l’abbreviazione di “submissive”, una parola inglese che vuole appunto dire “sottomesso”. Dicevo: ho incontrato una nuova ragazza che mi aveva contattato da diverso tempo ma che non avevo ancora accettato nel mio studio. Il fatto è che, tanto per cominciare, è molto giovane (21 anni) e per mio gusto personale è raro che elementi di quell’età mi risultino interessanti; e soprattutto ha un approccio ai giochi di dominazione che non mi ha convinto moltissimo. Sulla sua sincerità, disponibilità, e così via non ho niente da ridire – il problema è invece più che altro di tipo filosofico. Il termine è decisamente appropriato, perché la schiavetta (che chiameremo, con nome di fantasia, Carla) è giunta ad esplorare l’erotismo estremo a seguito di un suo percorso piuttosto particolare e complicato. Senza

Società segrete

Mi è capitato di recente di rivedere il film Eyes wide shut , o meglio una sua parte. No, non si trattava della famosa “scena dell’orgia” e se non l’ho guardato fino in fondo è stato solo per via di un impegno che mi attendeva, ma visto che quella scena mi viene citata spesso ho pensato che sia venuto il momento di parlare un po’ di… sette segrete di dominatrici. Scelgo questo argomento perché è uno di quei temi che tendono a ripresentarsi con una certa regolarità nelle domande sia di persona che via email di chi mi si rivolge. Non tutti i giorni, certo, ma con abbastanza frequenza da giustificare un post che chiarisca le idee una volta per tutte. E per farlo converrà cominciare come sempre dal principio. Quando una persona mi chiede appunto informazioni su “quelle società segrete in cui si fa dominazione… sa, come quella di quel film di Kubrick” di solito ha in mente un’immagine abbastanza precisa. Un lussuoso castello, una villa o una tenuta principesca, in cui decine e decine di don

Mistress Superstar!

Vi siete sentiti abbandonati, piccini? Vi capisco: dall’ultimo aggiornamento del blog è passato un bel po’ di tempo, ma non abbiate paura… Madame non è tipo da lasciarvi soli. Per me questi ultimi tempi però sono stati decisamente frenetici, da vera superstar della dominazione. Ora le cose sembrano essere tornate a ritmi più normali, e complice anche il tempo da lupi ho finalmente trovato il tempo di rimettermi alla tastiera per rendervi partecipi degli ultimi avvenimenti. Si è cominciato qualche giorno fa con un articolo uscito su Panorama all’interno del quale è comparsa anche una mia intervista. Chi mi conosce sa bene quanto sia guardinga nei confronti dei giornalisti: per un motivo o per l’altro sono sempre in cerca di scandali anche dove non c’è proprio niente di strano, e non vedo alcun interesse a rendermi partecipe di questo loro gioco. Per me fetish e dominazione sono cose molto serie che meritano una loro privacy, quindi di norma ho sempre rifiutato le numerose richiest

Un crushing speciale

Vi devo raccontare di un mio amico, che per l’occasione chiameremo Umberto. È una persona estremamente colta, di classe, con cui è un vero piacere passare del tempo e conversare. In altre parole, una di quelle rare persone per cui il termine “gentiluomo” è non solo appropriato, ma perde anche quell’aria di antiquatezza e noia che viene di solito associata alla parola. Umberto è un gentiluomo con gusti molto particolari e, ci tengo a dirlo, mi ha autorizzata a raccontare brevemente quali siano questi suoi gusti, che trovo così deliziosamente bizzarri che è un peccato restino segreti. Come sapete non è mia abitudine violare la privacy delle persone che mi si rivolgono, né tantomeno additare un qualsiasi gioco erotico come “strano”. Per fortuna ci sono tanti gusti differenti quante sono le persone, e ridurre una cosa tanto bella e privata quanto l’erotismo a una semplice questione di “strano” e “normale” sarebbe proprio da stupidi. Ciò nonostante, devo riconoscere che l’idea di dominazion

Performance a sorpresa

Prima di raccontarmi la mia nuova avventura lasciatemi dire un bel “ve l’avevo detto!” a proposito della storia di Mosley, di cui mi ero occupata in questo blog qualche tempo fa. Se ricordate, me l’ero presa un po’ con tutti: con la stampa che aveva montato lo scandalo, con l’opinione pubblica sempre pronta a impicciarsi della vita privata della gente, con l’incredibile stupidità del protagonista della vicenda e con le prostitute coinvolte. Perché, al di là di ogni altra considerazione, le avevo trovate vergognosamente prive di etica, che è una cosa cui tengo molto. Con l’arrivo di nuove notizie dall’Inghilterra si sono però scoperti un po’ di altarini. Prima è arrivata la cifra pagata dai giornali per il video incriminato: 100.000 euro (o sterline: ogni giornale dice una valuta diversa). A prima vista sembrano un sacco di soldi, ma mi avevano fatto subito drizzare le antenne. Facciamo un po’ di conti: basta telefonare a qualche “signora particolare” di Londra per sapere le sue tariffe

L'odore della primavera

Nonostante il meteo ballerino sembra proprio che sia arrivata la stagione calda: come diceva mia nonna è tempo di accorciare la gonna e togliere le calze… E anche se non mi vesto in maniera molto simile alla nonna non c’è dubbio che il cambiare della temperatura porti, ahimé, ad alcune considerazioni che hanno a che fare anche con la dominazione. Oggi voglio infatti parlare di un argomento forse sgradevole, ma che sembra proprio sia meglio mettere nero su bianco. Ci sono infatti un bel po’ di persone che (anche quando fa più fresco) vengono allontanate dalla mia augusta presenza perché, evidentemente, non hanno mai dato retta a quel che dicevano loro i genitori quando erano più piccini. Il punto è, cari miei, che come potete facilmente intuire da quel che vedete su questo blog e sul resto del mio sito, avete a che fare con una Signora. Vedete, le persone bene educate hanno l’abitudine di seguire semplici norme di comportamento che si adottano per igiene personale e per una serena convi

Giochiamo ai detective

Immagine
Facciamo un gioco. Io vi faccio vedere una fotografia di una coppia dedita a giochi di dominazione (questa qui di fianco) e voi mi dite chi dei due tiene in mano la frusta e chi la riceve. Su, che è facile: basta vedere gli sguardi… e sbagliare. Sì, sbagliare, perché quella signorina con la faccia da topolino spaventato in realtà ama il ruolo della dominatrice, mentre l’uomo tanto altero è il suo schiavo. O meglio “era”, ma su questo torniamo dopo. Oggi infatti voglio mettere alla prova il vostro inglese e farvi vedere tre articoli tratti dal sito della Abc, che è uno dei più importanti network giornalistici degli Stati Uniti. Andando in ordine di tempo il primo è questo . Sull’inglese scherzavo: se volete potete leggerlo anche voi, ma il riassunto posso farvelo tranquillamente io. In pratica, un uomo inglese conosce su Internet un dominatore e dopo avere chiacchierato un po’ decide di andarlo a trovare dall’altra parte dell’oceano. Lo scopo è giocare con il bondage, cioè con l’immobil

Dal Convegno di Sessuologia

Ormai questo blog sta diventando una specie di telegiornale. Ogni volta che mi preparo a scrivere qualcosa sulle mie esperienze personali avviene qualche avvenimento che le fa passare in secondo piano, e conquista inevitabilmente la tastiera. Oggi tocca a un evento che si è appena concluso a Roma e al quale ho avuto l’opportunità di partecipare come osservatrice grazie all’invito di uno dei miei servitori più fedeli, che conosco sin dai tempi in cui si era appena laureato. Oggi è uno psichiatra piuttosto noto, ed è per il suo lavoro che ha partecipato al convegno annuale della Federazione Europea di Sessuologia . Sapete come vanno queste cose: giorni e giorni di incontri, conferenze, lezioni e seminari ai quali partecipano centinaia di esperti provenienti da tutto il mondo. Per quanto l’argomento mi interessi molto, devo sinceramente ammettere che seguire tutta la manifestazione sarebbe stato un po’ troppo pesante. In compenso ho presenziato volentieri all’evento che ha aperto il conve

Scandalo in Formula Uno

E di che cosa potremo mai parlare, oggi? Vediamo… Che ne dite un argomento scelto completamente a caso… Tipo quello che da giorni ci viene propinato su tutti i giornali, telegiornali, radiogiornali e giornalacci di ogni genere? No, non mi sto riferendo alla farsa delle elezioni, ma allo scandalo di Max Mosley, il presidente della Fia (l’associazione che controlla, fra le altre cose, il mondo della Formula Uno). Per amore di precisione voglio cominciare dall’inizio, con l’articolo che ha dato il via alla storia . Poiché a tutt’oggi è in corso una battaglia legale che probabilmente costringerà il sito a cancellare il filmato che lo accompagna, sarà bene descriverlo per i posteri. Come potete leggere nell’articolo che ho linkato, il video raffigura il signor Mosley impegnato in un incontro più o meno BDSM con cinque donne che, per motivi che chiarirò dopo, possiamo definire serenamente come “prostitute”. L’uomo entra nel loro piccolo studio sotterraneo (e Londra ne è piena, soprattutto