Cose da donne

Non vedo l’ora che torni il fresco autunnale. Come avete letto nei post precedenti naturalmente apprezzo anche io il sole, i bagni e tutto il resto… ma finché fa questo caldo purtroppo molti miei abiti fetish sono costretta a indossarli solo in ambienti con aria condizionata… ed è un gran peccato. A proposito: colgo l’occasione per sfatare qualche mito.

Il più grande è che non ci siano donne che indossano sempre abiti fetish. Di solito chiedendo in giro si ottengono infatti risposte tipo “ma sei pazza? Tacchi così alti per stare in casa o uscire per commissioni?” oppure “io il latex e il cuoio li indosso solo per le feste fetish: in casa sto in tuta da ginnastica!” Beh… in realtà le cose sono un po’ diverse. 

È chiaro che neanche io sto ventiquattro ore al giorno agghindata in tute di lattice. Però c’è una bella differenza fra “non indossare sempre abiti fetish” e “non avere sempre voglia di indossare abiti fetish”. Io, come qualche cara amica, appartengo alla seconda categoria: se ogni tanto mi metto qualcosa di un po’ più banale è solo per necessità – per esempio se devo incontrare qualcuno che potrebbe non apprezzare quel tipo di estetica – ma ciò non toglie che non preferirei di gran lunga corsetti e stivali, o qualche altro capo del mio guardaroba “speciale”.

La congiura che ha diffuso l’assurda leggenda urbana che alle donne non piaccia vestirsi sempre così ha ben altri motivi di esistere, ed è questo il tema di cui parliamo oggi. Il fatto è, cari miei, che alle donne quell’abbigliamento piace eccome. Sono però le donne a essere sempre meno.

 

Naturalmente c’è molta ironia in quel che sto scrivendo, ma è vero. Come dicono sempre più studi affidabilissimi (ma basterebbe guardarsi intorno), la femminilità è qualcosa di sempre più raro da incontrare. E naturalmente “femminilità” non vuol dire atteggiarsi a manichini da sfilata o dedicare la propria vita ad adeguarsi ai parametri richiesti per “sfondare” come velina. Ciò di cui sto parlando io è qualcosa molto diverso.

Essere femminili per me è vivere pienamente la propria natura di donna. Conoscere le proprie caratteristiche, valorizzarle, sfruttarle e comportarsi di conseguenza. Non c’entra niente col fare discorsi “da femminista” o col dedicarsi ad attività cosiddette “da donna”, ma solamente con l’essere sé stesse.

 

Per esempio, una donna-donna non sarebbe mai così stupida da non valorizzare il proprio corpo. Siamo le creature più affascinanti del mondo: è un grandissimo vantaggio che abbiamo sugli uomini… e allora perché mai dovremmo rinunciarci vestendoci come dei fantocci, dimenticando cosa sia il trucco e “lasciando andare” corpi così sexy? Eppure basta guardare fuori dalla finestra per vedere migliaia, anzi milioni, di creature più simili a patate che a donne… e la cosa mi mette una tristezza che non vi dico.

Qui mi ricollego al discorso iniziale, sul fetish. Parlando con diverse persone mi sono resa conto infatti che in Italia la gente non sa nemmeno cosa significhi, la parola “fetish”.

 

Ho l’impressione che a quella parola sia stato dato il significato di “vestito di gomma o con i tacchi alti”… ma non è affatto quello! È chiaro che certi tipi di materiali e di accessori siano più “fetish” di altri… ma qui si sta confondendo la causa con l’effetto.

In realtà fetish vuole dire “cura feticistica dei dettagli”, naturalmente allo scopo di essere sensuali ed eccitanti. Siccome si vuole essere sexy, allora ci si veste in un certo modo. Non è che ci si veste così ed è bella che finita. Anzi, può capitare che chi confonde le cose si butti addosso il primo corsetto che trova, oppure “si vesta strano”… e faccia solo una pessima figuraccia.

 

Il particolare sta tutto nella parola “dettagli”. È inutile fare come certe ragazze che magari sarebbero bellissime, ma poi si presentano con trampoloni che non metterebbe neanche una battona portoricana. È inutile avere l’abbigliamento più fetish del mondo se poi sopra c’è un’espressione da pesce lesso. È inutile atteggiarsi a gran dominatrice se poi non si ha nemmeno l’attenzione per tenere in ordine lo smalto delle unghie tutto smangiato.

Creare un look fetish è molto di più che mettere insieme un paio di capi particolari. Si tratta di scegliere accuratamente i materiali, i colori, l’immagine generale, il trucco più adatto, l’atteggiamento, i movimenti giusti, i particolari, gli accessori… Si tratta di una vera e propria arte, e in effetti è proprio lì che sta il divertimento. 

Ciò significa anche che una donna capace di curare questi aspetti può essere molto più fetish indossando un normale tailleur di quanto non lo sia la più tonica delle cubiste… e la differenza sta tutta nella testa. Come dicevo all’inizio, sono cose da donna – il problema è solo che ci sono poche vere donne in giro. Ma se siete già venuti a trovarmi probabilmente cosa sia una vera Signora lo sapete già, vero?

Post popolari in questo blog

Onanismo

"Clistere di piacere"

Prima volta da Mistress Ingrid a Brescia