La cura dello strap-on ha raggiunto i risultati. Il culo di gio... sempre più largo.

Sono soddisfatta!

La fantasia di Mistress Ingrid è senza limiti, come senza limiti è la Sua ricerca nel portare lo schiavo a superare i propri limiti, infliggendogli nuovi dolori ed umiliazioni. A tale scopo oggi lo schiavo è stato preparato per una nuova tortura. Nello sfintere dello schiavo è stato inserito un gancio metallico con una sfera in punta e legato tramite una corda al collare posto attorno al collo, passando dietro alla schiena. La corda era doppia quindi grazie ad un perno poteva arrotolarla tendendola così a piacimento ed obbligando lo schiavo a stare dritto con la schiena per poter resistere al dolore. Mistress Ingrid dopo averlo preparato in quel modo legò lo schiavo a gambe divaricate alla croce di sant’Andrea, ma prima di fissarlo inserì nell’ano un paio di dita per verificare lo stato del muscolo. Era teso dal gancio come desiderava al punto che riuscì agevolmente ad inserire un paio di dita, nonostante questo tese ulteriormente la corda. Ma Mistress Ingrid non ha terminato la preparazione dello schiavo e prosegue con la legatura dello scroto al quale pone dei pesi, aumentandoli progressivamente. Tramite una corda fissata al princealbert il cazzo dello schiavo viene legato al collare, tirandolo così verso l’alto. Ora lo schiavo è pronto per la frusta di Mistress Ingrid che colpisce ora lo scroto ora il cazzo, a seconda dei Suoi desideri ed a nulla valgono le suppliche del maschio sottomesso. Cercando di sottrarsi al dolore del frustino si contorce ma ad ogni movimento aumenta il dolore o sullo scroto a causa dei pesi o nello sfintere dove il gancio lo tira con forza. I colpi del frustino segnano il cazzo dello schiavo lasciando l’impronta caratteristi di Mistress Ingrid, le righe rosso violacee causate dal cane e lei continua fino a quando si ritiene soddisfatta. Solamente un lato è segnato quindi il cazzo viene slegato per poterlo colpire anche dalla parte superiore, fino a quel momento nascosta e Mistress Ingrid cambia anche lo strumento. Decide di usare un frustino corto per colpire al meglio il glande dell’uomo, sia da sopra che da sotto assicurandosi che il prepuzio non faccia da riparo ai colpi. Anche in quella parte voleva infliggere il massimo dolore possibile e dopo varie decine di colpi, sia sopra che sotto, Mistress Ingrid decide di cambiare la posizione allo schiavo ponendolo alla pecorina, ma senza togliere i pesi dallo scroto. Tolto il gancio che lo teneva teso il muscolo dello sfintere è completamente esposto ed aperto quindi senza perdere nemmeno un istante inserisce un fallo già predisposto scavando per tutta la sua lunghezza lo schiavo in profondità. 
Continua con movimenti esperti per alcuni minuti quindi Mistress Ingrid prende un secondo fallo, di dimensioni quasi simili al primo e con uno e l’altro alterna la penetrazione nel culo dell’uomo fino a quando avendo allargato il culo per bene, riesce ad inserirli assieme. Entra ed esce a piacimento alternando uno all’altro, riuscendo più volte ad entrare con entrambi ed estrarli con decisione. Il culo dello schiavo a quel punto è completamente aperto ed ecco che Mistress Ingrid abbandonando uno dei falli in uso inserisce agevolmente la mano destra, estraendola ed alternandola alla sinistra. Una dopo l’altra le mani di Mistress Ingrid prendono possesso della prostata dell’uomo governandone la mascolinità. Soddisfatta del risultato ottenuto toglie le mani ed inserisce un fallo grosso per non lasciare che la parte si rilassi troppo mentre provvede a togliere gli ultimi legamenti allo scroto. Sempre con il fallo nel culo Mistress Ingrid porta lo schiavo nella doccia per elargirgli il proprio nettare come premio.

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