I piaceri del bricolage

Grazie alla magia dell’informatica e ammesso che tutto funzioni per il verso giusto questo post dovrebbe essere pubblicato automaticamente mentre io me la sto spassando a Parigi durante la mia ormai tradizionale settimana di vacanza per la Nuit Dèmonia, una delle più eleganti feste fetish del mondo. Di cose da raccontare ce ne saranno come sempre a bizzeffe, ma dato che sto scrivendo dal passato dovrete aspettare ancora qualche giorno prima che rientri in Italia.
Nel frattempo posso invece mostrarvi un paio di simpatici regalini che mi ha portato uno schiavo davvero molto dotato per il fai da te…

Il primo è un humbler, che in italiano si potrebbe tradurre “umiliatore”. Come potete vedere dalla fotografia si tratta di uno strumento in legno che viene chiuso alla base dello scroto e chiuso con un lucchetto, in modo che non si possa togliere senza la chiave. A questo punto si mette il soggetto a quattro zampe, l’humbler viene passato in mezzo alle gambe e lasciato dietro alle cosce, dove tiene i testicoli bene esposti ma non è particolarmente doloroso.
Il dolore arriva dopo, se chi lo indossa prova ad alzarsi. In quel caso le palle rimangono infatti tirate all’indietro in maniera estremamente scomoda. Risultato: lo schiavo torna a quattro zampe e diventa molto, molto ubbidiente nella speranza che la Dominatrice sia così magnanima da liberarlo da quello strumento. Nel frattempo… giù la testa! Adesso capite anche voi perché l’hanno chiamato così, vero?

Il secondo regalo invece è del tutto originale, e consiste di una cintura che viene chiusa con una fibbia a combinazione. Il punto è che la cinghia è fatta in modo da stringere il corpo all’altezza delle natiche, e nella parte posteriore c’è una parte di legno sagomato molto particolare. Se guardate bene l’immagine noterete infatti tanti piccoli perni di metallo che sporgono di circa un centimetro e formano la scritta “schiavo di Ingrid”.
Come dite? Non la riuscite a leggere? Per forza, sciocchini… è scritta in maniera speculare, così che sedendosi i perni lascino un’impronta sulla pelle girata dalla parte giusta. Giusta per essere letta dalla Padrona, naturalmente, e da chiunque abbia occasione di vedere le chiappe dello schiavo nelle ore successive all’uso dello strumento. Carina come idea, no?

Se tutto va come credo, qualche nuovo giocattolo entrerà a far parte della mia collezione anche grazie a un artigiano francese che devo vedere/ho visto in questi giorni. E per fortuna il prossimo post non avrà problemi con la coniugazione dei verbi…

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