Regalo di Natale in ritardo

Che lunga pausa che abbiamo fatto questa volta! Scommetto che vi sono mancata... E in effetti un pochettino il blog è mancato anche a me. Ma solo poco poco, visto che ho passato delle vacanze di Natale davvero stupende e molto, molto rilassanti.
Figuratevi che avevo addirittura preparato un post come regalo natalizio, ma per una serie di imprevisti non ho più avuto modo di pubblicarlo. Rimedio ora. Prendetelo come un prolungamento di feste, ok? Il messaggio diceva così...
Ultimo post sul viaggio in Francia. O meglio: su qualcosa che è accaduto durante il viaggio e che credo sia un argomento interessante.

Non è un segreto che alle grandi feste fetish partecipino anche molte Dominatrici professioniste. Molte di loro ci vanno per godersi una serata dedicata all’argomento che più amano, altre ci vanno per cercare di farsi pubblicità, ma tutte quando si incontrano fanno quello che fa qualunque professionista quando trova un collega: prima o poi si mette a parlare di lavoro.
Ebbene, mentre me ne stavo seduta al mio tavolino preferito (posizione ideale per vedere gli spettacoli sul palco, lontana dai grandi punti di passaggio e vicino a un aspiratore che teneva pulita l’aria: fantastico!) è capitato che poco distante passasse una signora decisamente bella – ma alla Nuit Dèmonia ci sono così tante modelle che la bellezza diventa banale – e con un dresscode favoloso. Bionda, alta, parlava in inglese… e automaticamente ha fatto partire un fitto pettegolezzo fra un paio di improvvisate prodomme poco distante, che tenevano un tono così acuto da rendermi impossibile non sentire cosa dicessero.

Per farla breve, il discorso si poteva ridurre a: “Hai visto quella? È Ilsa Strix, l’americana!”
“Che invidia, che invidia!”
“Certo però che è proprio una carogna…”

Vi dico subito che, almeno secondo me, non si trattava nemmeno della persona in questione, anche perché come sto per spiegare si è ritirata da tempo a vita privata. Ma sarà meglio fare un riassunto delle puntate precedenti per permettervi di capire di chi stiamo parlando.
Ilsa Strix era una Dominatrice professionista americana. Sicuramente bella, tecnicamente brava, ma a dire la verità anche del tutto simile a tante altre colleghe della West Coast, costrette dalla “cultura” locale a incarnare l’estetica delle bambole Barbie. Fra le sue imprese più importanti c’è stato un lungo periodo di attivismo politico per la difesa dei diritti di chi pratica forme di sessualità alternativa e la creazione di un centro di informazione dedicato alle professioniste del settore.

Poiché abitava a Los Angeles fra i suoi clienti c’erano naturalmente molti personaggi provenienti dagli studi cinematografici di Hollywood. Verso la fine degli anni Ottanta, quando per intenderci Madonna stava rendendo il BDSM una moda trendy e socialmente accettabile, era abbastanza facile trovare Ilsa sulle pagine dei giornali scandalistici in compagnia di attori, produttori, registi e così via.
Uno di questi suoi clienti era anche un regista molto creativo ma di scarso successo, che insieme al fratello aveva realizzato un paio di opere ricevute così tiepidamente da avere spinto entrambi a lasciare il cinema per darsi al mondo dei fumetti. Benché fosse sposato, questo signore di nome Larry frequentava lo studio della Strix per realizzare le proprie fantasie di travestismo: come migliaia di altre persone nel mondo trovava infatti eccitante interpretare il ruolo della camerierina sexy al servizio di una donna crudele, ma a differenza di altri non si accontentava di un costumino un po’ arrangiato. Abituato ai grandi teatri di posa e al trucco professionale, aveva trovato da Ilsa l’ambiente giusto e la serietà d’approccio che gli permettevano di “staccare” entrando in una diversa e più rilassante identità almeno qualche ora alla settimana.

Fin qui non c’è niente di strano. Il fatto è però che Larry di cognome faceva Wachowsky, e prima di abbandonare del tutto il cinema aveva deciso di realizzare col fratello almeno un ultimo film. Il titolo era Matrix.
Risultato: i fratelli Wachowsky diventano i registi e gli sceneggiatori più ricchi e potenti di Hollywood. Il conto in banca sale rapidamente a 30 milioni di dollari (ciascuno) e viene subito annunciata la produzione di ben due seguiti, che anche se piuttosto brutti riescono a guadagnare anche più del primo film.
Voi a questo punto che cosa fareste? So cosa state pensando, ma il bello è che lui l’ha fatto davvero. Ha divorziato dalla moglie, è andato dalla sua Padrona e le ha proposto di dedicarsi alla sua trasformazione in “sissy maid” a tempo pieno. In cambio, naturalmente, si impegnava a farle vivere una vita da favola. Anzi, ancor più da favola di quella cui lei era abituata.

Detto, fatto. Anche Ilsa Strix divorzia dal compagno (un personaggio abbastanza strano pure lui, ma lasciamo perdere) e vissero tutti felici e contenti. Soprattutto Larry, che nel frattempo ha cambiato anche chirurgicamente sesso e ora si chiama “Lana Wachowsky”.
Adesso come adesso le pellicole “dei fratelli Wachowsky” sono realizzate in realtà quasi esclusivamente dall’altro fratello: Lana la camerierina è andata infatti a vivere nella nuova villa Strix, e Ilsa la Padrona ha abbandonato l’attività, l’attivismo e le attenzioni dei mass media.

A questo punto credo che possiate immaginare perché delle ragazzotte della campagna francese fossero tanto invidiose della signora, ma anche perché le dessero pure della carogna. Di fronte a una storia simile è facile lasciarsi andare all’ipocrisia e giudicare la protagonista come una rovinafamiglie (e non una, ma due!) approfittatrice, forse addirittura responsabile del reato di circonvenzione d’incapace nei confronti di Larry.
I commenti delle ragazze infatti sono stati tutti su questa linea, con dichiarazioni tipo “lo sanno tutti che non bisogna fidarsi delle pornostar”. Specie se hanno sempre dimostrato gran pelo sullo stomaco in tutte le battaglie combattute, immagino. Ma come spesso accade basta fermarsi a ragionare un momento per vedere l’altra faccia della medaglia. Per esempio anche solo ripensando alla mia stessa storia.
Se io sono ho scelto di essere una Dominatrice a tempo pieno è stato unicamente per realizzare il mio sogno di vivere secondo la mia natura più profonda e sincera. Mi piace l’erotismo, giocare con le sensazioni della gente, comandare, farmi riverire, studiare la particolarissima psicologia delle sessualità alternative. Adoro il latex, la pelle, un sacco di forme diverse di feticismi – e mi è persino difficile descrivere a parole quanta emozione mi dà circondarmi di tutti i miei strumenti di tortura e di piacere.

Si è trattata di una scelta a volte difficile, che mi ha portato a scontrarmi con tante persone e situazioni. È stata una scelta scomoda… ma anche facile, perché non si è trattato di altro che di seguire la mia passione. E ditemi: non è una scelta che sognate sempre di fare anche voi?
Non raccontatemi storie, su… Siete qui a leggere le mie parole perché vi piace sentirvi più vicini a una vera Dominatrice, al suo mondo, alle sensazioni fantastiche delle sue pratiche. Guardate il mio sito abbeverandovi di ciò che vedete nelle foto, di quel che intuite nel mio sguardo o dei particolari che riuscite a scovare nei fondali delle immagini. Desiderate sperimentare o ri-vivere la sottomissione sotto i miei tacchi, l’abbandono alle mie mani e alla mia fantasia. Non provate a venirmi a dire che non sognereste anche voi di poter dedicare tutta la vostra vita a queste sensazioni meravigliose.

Larry/Lana l’ha fatto, e fin qui non c’è molto di strano. Insolito, ma perfettamente comprensibile, no?

E allora: cosa c’è di strano nel fatto che anche Mistress Ilsa abbia voluto realizzare il proprio sogno? Perché bisogna per forza presupporre che si sia trattato solo di una squallida operazione finanziaria? Chi ci dice che quella donna non abbia finalmente tirato un sospiro di sollievo, lasciato alle spalle tutte le parti del suo lavoro che non la entusiasmavano più di tanto e che abbia trovato davvero il suo partner ideale?
So quello che state pensando. Sarebbe troppo bello per essere vero. Ma allora vi dico un’altra cosa. La coppia Strix/Wachowsky si è formata all’inizio del 2003. Ora noi siamo all’inizio del 2008. Sono passati cinque anni, cioè il doppio dell’attuale durata media di un matrimonio nello stato della California.

Secondo voi, se Ilsa avesse solo voluto mettersi in tasca i (tanti) soldi di Larry non si sarebbe comportata diversamente? Che so: per esempio facendosi intestare tutto e poi cacciandolo dalla porta di servizio. Oppure tenendolo incatenato nei sotterranei di casa (non ci sarebbe niente di troppo strano) mentre lei va a folleggiare in giro per il mondo insieme ad altri uomini e donne.
E invece niente. Ilsa e Lana se ne stanno nella loro bella casa sulle colline di Hollywood a vivere a tempo pieno il sogno erotico della Padrona e la camerierina perversa. Da anni. E tutto fa pensare che non abbiano la minima intenzione di cambiare idea.

“Che invidia!” dicevano le “mie” ragazze alla festa. Secondo me avevano ragione, ma per i motivi sbagliati.
Prendete questa storia come il mio speciale regalo di Natale per voi. Un regalo fatto di sogni, e della possibilità – se lo si vuole davvero – di realizzarli. Anche senza andare fino in California, anche solo per qualche ora ogni tanto. Dopotutto pure Larry ha cominciato così.

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