Dominazione e satanismo

Ho incontrato una nuova “sub”. Chiariamo: non vuol dire che è una ragazza che si immerge nel mare… nell’ambiente della dominazione con quel termine si indicano le persone di ruolo sottomesso – è l’abbreviazione di “submissive”, una parola inglese che vuole appunto dire “sottomesso”. Dicevo: ho incontrato una nuova ragazza che mi aveva contattato da diverso tempo ma che non avevo ancora accettato nel mio studio.
Il fatto è che, tanto per cominciare, è molto giovane (21 anni) e per mio gusto personale è raro che elementi di quell’età mi risultino interessanti; e soprattutto ha un approccio ai giochi di dominazione che non mi ha convinto moltissimo. Sulla sua sincerità, disponibilità, e così via non ho niente da ridire – il problema è invece più che altro di tipo filosofico.

Il termine è decisamente appropriato, perché la schiavetta (che chiameremo, con nome di fantasia, Carla) è giunta ad esplorare l’erotismo estremo a seguito di un suo percorso piuttosto particolare e complicato. Senza entrare troppo nei particolari, la cosa che mi ha meno entusiasmata è la sua dedizione alla Wicca.
Per chi non lo sapesse, Wicca è la forma di “stregoneria” moderna più diffusa al mondo. È una via di mezzo fra l’erboristeria, i culti celtici, un po’ di paganesimo, una spruzzata di new age e di meditazione, e un sacco di altre cose. Prevede diversi rituali strani, ma niente di occultistico, pericoloso o malvagio – anzi, chi ha questo hobby di solito è una persona decisamente tranquilla e innocua.

Qual è allora il motivo della mia reticenza? Lo stesso per cui tendo a essere intollerante con qualsiasi cultista, indipendentemente dalle sue credenze. Il fatto è che naturalmente credo che ognuno abbia pieno diritto di seguire la propria strada, la propria religione e la propria filosofia personale: se sta bene per lui, sta bene anche per me. Ciò nonostante resto per mia formazione personale una razionalista, e sopporto a fatica ogni forma di superstizione e fede sovrannaturale.
In molti casi la cosa non è un problema, ma se il vostro “pensiero magico” (non è una cosa da favole: è un disturbo psichiatrico per cui il malato crede che la sua vita sia piena di eventi sovrannaturali) è così sviluppato da diventare una presenza costante in ciò che dite e fate… l’infermiera che è in me torna alla carica, e tenerla a bada mi costa una certa fatica. Ecco perché cerco di stare alla larga da maniaci dei cristalli, rabdomanti, fanatici religiosi, santoni e così via.

Nel caso di Carla ho soppesato a lungo i pro e i contro del suo approccio alle cose, e alla fine ho riconosciuto che gli aspetti positivi erano più di quelli negativi. All’inizio del nostro incontro le ho chiarito che i motivi per cui ci stavamo incontrando erano ben precisi e volevo che rimanessimo concentrate su quelli, e non ci sono stati particolari difficoltà. Anzi, la ragazza si è comportata molto bene, specie per essere una principiante.
Alla fine dei giochi, mentre stava rimettendo a posto gli strumenti che avevo usato con lei e non avevano bisogno di essere sterilizzati, Carla mi ha chiesto però il permesso di farmi una domanda a suo dire “antipatica”. Vi dirò che il mio primo pensiero è stato che sarebbe potuta essere un’occasione ottima per doverle infliggere una punizione extra, così gliela ho lasciata fare.

La domanda riguardava un piccolissimo elemento dell’arredamento della Camera Rossa. “Ho notato che dietro al trono c’è un teschio,” mi ha detto a occhi bassi. “Ma allora vuol dire che lei è satanista?”
Prima di proseguire nel racconto sarà il caso di spiegare che il teschio in questione è ovviamente una riproduzione, mi è stato regalato tempo fa da un ammiratore che ama le ambientazioni un po’ macabre e, francamente, il motivo per cui non è particolarmente in bella vista è che non è un oggetto che mi entusiasmi. È più forte di me: se vedo una cosa del genere l’unica cosa che mi viene in mente sono le lezioni di anatomia e i corsi di traumatologia.

Siccome però Carla non è stata la prima a osservare con un certo sospetto quel finto cranio ho deciso che era la volta buona per chiarire le cose anche qui sul blog. No, Madame non solo non è una satanista, ma non è neanche una strega, una veggente o nessun’altra scemenza da superstiziose. E ora vi spiego anche il perché.
Purtroppo succede ogni tanto che i cosiddetti giornalisti che popolano le redazioni dei telegiornali e dei quotidiani sparino uno dei loro scoop su “sadomaso e satanismo”, o “messe nere e sesso estremo”, o “gli schiavi delle sette occultiste”. Ovviamente la cosa non mi fa piacere, ma loro fanno semplicemente il loro lavoro di venditori di panico, senza cui nessuno comprerebbe i giornali.

Il problema è che, come probabilmente già sapete, si tratta ogni volta di pure invenzioni per sciampiste ignoranti. Se avete letto un po’ il mio blog ormai sarete pienamente coscienti che il BDSM è una cosa bellissima ma del tutto razionale e controllata: per provare piaceri straordinari non serve credere a scemenze straordinarie, ma anzi avere un’ottima padronanza delle reali possibilità del corpo e della mente – tutte cose molto ordinarie e razionali. Anzi, più si sta con i piedi per terra (beh, magari con l’eccezione delle legature sospese…) e più ci si diverte.
La realtà è che satanismo, messe nere e sette varie sono un fenomeno del tutto opposto, che coinvolge tutt’altra gente – e per motivi perfettamente logici. Chi si rivolge infatti al sovrannaturale? È ovvio: chi non è soddisfatto del mondo reale. E chi non lo è? Semplicissimo: chi dalla quotidianità non riesce a ottenere ciò che desidera.

Ci sono mille motivi per cui ci si può sentire insoddisfatti. Può trattarsi di veri ostacoli fastidiosi (il capufficio carogna che ci impedisce di fare carriera e lavorare sereni, una malattia…) di una nevrosi (sentirsi bersagliati dalla sorte, avere un po’ di manie di grandezza…) o di una percezione sbagliata di sé stessi – come coloro che pensano di aver diritto a grandi risultati quando hanno in realtà capacità inferiori alla media. Di solito prima si prova a risolvere la cosa in maniera per così dire “normale”: poi, quando si ha sbattuto il naso un po’ di volte senza altri risultati, si finisce per sperare in qualcosa di magico.
C’è chi va a pregare in chiesa, chi fa meditazione zen e così via… e c’è anche chi si dà all’esoterismo e pensa che i suoi problemi li possano risolvere solo quei demoni che si vedono nelle illustrazioni della Divina Commedia, e che ovviamente sono solo personaggi di fantasia tanto quanto Indiana Jones e i Puffi.

A questo punto può accadere che queste persone si riuniscano con altre che condividono le stesse illusioni. Anche questo è normale: se si crede in qualcosa si cerca sempre il supporto esterno, sia che si parli di Belzebù o della propria squadra del cuore. E dove si riuniscono persone psicologicamente in difficoltà… si può stare sicuri che c’è qualcuno che si vuole approfittare di loro (e di solito del loro portafogli).
Di personaggi del genere è pieno il mondo. Pensate a gente come Wanna Marchi e il suo amico “mago” brasiliano; alle migliaia di individui loschi che “leggono le carte” e vendono amuleti; a rappresentanti di culti molto, ma molto più diffusi… E fra questi figuri ci sono anche i cosiddetti satanisti.

Di solito infatti i satanisti sono di due tipi: adolescenti depressi che s’illudono che atteggiandosi ad adoratori del demonio verranno un po’ meno maltrattati dal mondo, e adulti con secondi fini. Quali sono questi secondi fini? I soliti: guadagnare senza lavorare, e trovare sesso facile. Come dicevamo prima, chi si rivolge a quel tipo di giri è nelle condizioni psicologicamente “perfette” per farsi sfruttare in entrambi i modi. Basta guardare le sentenze dei tribunali per rendersene conto. Quei poveretti credono di partecipare a chissà che riti incredibili, e si ritrovano spennati e a volte vittime di abusi davvero disgustosi. Insomma, tutto il contrario di chi pratica sano erotismo estremo.
Dopo tutta questa lunga spiegazione credo che avrete più chiaro perché non solo non sono per niente una “satanista”, ma anche come mai la punizione per Carla è stata (dopo che le ho rifilato lo stesso chiarimento) davvero molto, molto severa.

In un certo senso mi è dispiaciuto dovere infrangere fantasie su cui lei fonda parte del proprio benessere… ma come dice il proverbio il medico pietoso fa la piaga purulenta. Carla è andata via dal mio studio piuttosto scossa, ma qualche giorno dopo ho avuto una bella sorpresa.
La ragazza mi ha chiesto un nuovo appuntamento e si è presentata con tante scuse per la sua involontaria mancanza di rispetto nei miei confronti. Mi ha detto che ciò che le ho insegnato le ha dato da ragionare e che, nonostante non rinnegherà la sua Wicca, sta ridimensionando molto alcuni aspetti della sua vita. Poi mi ha chiesto se, per piacere, potesse tornare a servirmi una volta o l’altra.

Dura la vita della Dominatrice, eh? Fortuna che spesso c’è il lieto fine…

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