Il richiamo di Hollywood

Beh, che dire… è stato un inizio d’anno decisamente intenso! Non potete immaginare come mi piacerebbe potervi raccontare tutti i dettagli di ciò che ho fatto in questi giorni (ebbene sì, lo ammetto: sono un po’ esibizionista e molto vanitosa… Semplice natura femminile!), ma il rispetto per la privacy di chi ha giocato con me me lo impedisce.
Vi basti sapere che ho avuto modo di sperimentare un sacco di piacevolissimi (per me) passatempi basati fra le altre cose sull’utilizzo di ghiaccio, neve, il calore di una sauna, un bellissimo set per fondute di cioccolata e tanti altri oggettini tipicamente stagionali – oltre a molte altre cosine che fanno sempre parte del mio necessaire da viaggio. È stata una esperienza lunga, estremamente eccitante e piuttosto stancante, nonostante buona parte del tempo sia stata ovviamente passata a rilassarsi fra i magnifici scenari di alcune fra le più spettacolari località alpine che ci siano.

L’unica cosa che rivelerò, ma solo perché se no il discorso che segue non avrebbe senso, è che uno degli amici che hanno condiviso con me parte di questa fuga in montagna è un produttore cinematografico (straniero, quindi è inutile che vi mettiate a giocare alla caccia al Vip). Pare che fra chi fa la sua professione sia abbastanza comune avere anche una seconda attività in cui i film realizzati non sono propriamente quelli che passano nei cinema di prima visione. Mi è stato spiegato che molti si danno al porno un po’ per gioco e un po’ per guadagno, mentre altri si specializzano in generi più originali soprattutto per divertirsi a mettere in scena le proprie fantasie.
Inutile che vi spieghi il tipo di fantasie che piacciono a questa persona, quindi è stato naturale che nei momenti di pausa fra un gioco e l’altro si chiacchierasse anche di questo argomento. La prima cosa di cui ho avuto conferma è che, nonostante quel che la gente crede, i tempi in cui i film per adulti rendevano ricchi produttori e protagonisti sono finiti da molto. Sembra che, a parte quelli che come il mio amico possono permettersi di prendere la cosa come un semplice gioco, per tutti gli altri valga la regola di preferire la quantità alla qualità. Già i porno non mi piacevano prima, ma figuriamoci che poco entusiasmo possa avere per un filmino fatto in fretta e furia da gente disperata.

Ciò non toglie che anche lui mi abbia fatto una domanda che mi sento fare spesso anche da voi: perché non mi metto a fare film di dominazione? Domanda che in questo caso prevedeva anche una proposta concreta di realizzare una o più produzioni di livello… diciamo “non arrangiato”, e quindi un po’ più interessante di quel che si vede di solito in giro.
Chiariamo allora la cosa una volta per tutte: ci sono un sacco di motivi per cui non mi si vede in nessun videoclip, Dvd, cassetta o altro. Il primo e più importante di tutti è che per me quel che faccio è una cosa importante, in cui credo molto. Sapete che considero la dominazione un’arte, una materia di studio e di ricerca, un’espressione della mia natura più profonda… E proprio per questo non voglio svilirla mettendola allo stesso livello di tutte le scemenze che si trovano in rete. Non mi sembra affatto strano se ritengo che il mio stile di vita meriti qualcosa di meglio che essere ridotto a un passatempo per ragazzini fissati con YouTube o per maniaci delle videoteche.

Un altro motivo importantissimo è il rispetto delle persone che scelgono di condividere con me momenti così speciali come quelli che si vengono a creare quando si trovano in ginocchio di fronte a me, abbassando tutte le loro difese per lasciare che il loro corpo e la loro mente vengano manipolati dalle mie fantasie. Come avete letto all’inizio, sono il tipo di persona che piuttosto di violare la privacy altrui preferisce rinunciare a una bella soddisfazione: sarebbe quindi assurdo farlo addirittura in questo modo.
È anche vero che ci sono molte persone per cui invece mostrarsi in video potrebbe essere molto piacevole… ma una parte importante del mio ruolo di Dominatrice consiste anche nel proteggere le persone che mi si affidano. Non vorrei mai che l’entusiasmo di oggi si trasformasse in un futuro anche lontano in qualcosa di cui i miei amici possano pentirsi.. E fino a oggi non ho ancora trovato qualcuno che mi abbia trasmesso l’assoluta certezza che comparire in un film di questo tipo sia davvero il suo sogno e non solo una fantasia passeggera.

La terza ragione è che – diciamolo francamente – a parte alcune rarità estreme i film di dominazione sono di solito piuttosto bruttini. Come mi è stato spiegato il motivo è abbastanza semplice: per via della crisi economica di cui parlavamo prima nessuna produzione è disposta a investire in set spettacolari, un impianto luci come si deve, costumi all’altezza, sceneggiature vere e proprie o anche solo una buona colonna sonora e un montaggio meno che affrettato.
D’altra parte anche gli attori si dividono quasi sempre in due tipi: quelli belli, costosissimi e che oltretutto non sono affatto disposti a partecipare a veri giochi di dominazione, e quelli sinceri, entusiasti e disposti a lavorare magari anche gratis ma che in compenso non hanno certo un fisico da modelli e soprattutto non sanno proprio recitare. Risultato: i film fetish e BDSM sono quelli che sono. Il che è comprensibile, ma chi me lo fa fare di comparire in una cosa simile?

A un certo punto, mentre ci godevamo una forte nevicata immersi in una splendida piscina riscaldata, mi è stato però chiesto a quali condizioni potrei fare un film. Ci ho ragionato un po’ su, ed ecco quello che ho detto.
“Innanzitutto si dovrebbe trattare di un prodotto serio, professionale e quindi di qualità. Poi dovrebbe essere diverso dalle centinaia di pellicole senza capo né coda che si vedono in giro: vorrei una storia, possibilmente interessante e originale, e la possibilità di dare al pubblico qualcosa di più di un semplice stimolo alla masturbazione. Senza pretendere di cambiare il mondo, basterebbe per esempio avere una storia che presenti la dominazione per quello che è invece di una semplice sequenza di pratiche senza senso. Mi piacerebbe far vedere che si può vivere questo tipo di erotismo in maniera positiva, senza angosce e in modo responsabile”.

Come immaginavo, mi è stato risposto che realizzare qualcosa del genere è molto difficile. Ma sapete come sono: mi piacciono le sfide e soprattutto so come fare in modo che le persone sappiano superare se stesse per soddisfare i miei desideri. Per farla breve, è finita con la promessa che avrebbe fatto tutto il possibile per trovare il modo di trasformare il mio sogno in realtà.
Potrebbe volerci una settimana come un decennio, chissà. Mentre aspetto con pazienza (tanto nel frattempo ho un sacco di cose molto gradevoli con cui impegnare il mio tempo) però mi è venuta un’idea. Mi piacerebbe molto vedere quali sono le vostre idee per un film con Madame Ingrid come protagonista. E trattandosi di un mio capriccio, ovviamente è un ordine. Potete cominciare subito a scrivere ciò che avete in mente, e naturalmente a spedirmelo tramite la mail che trovate sul sito. Chissà che qualcuno di voi non meriti un premio molto speciale…

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