Un mese senza fiato

Beh, che dire… sembra proprio che l’anno sia cominciato con la marcia giusta! Oggi è la prima volta in cui riesco a trovare un po’ di tempo per questo blog: fra il viaggio a Parigi, qualche nuova conoscenza e le feste in Italia è stato proprio un mesetto bello intenso. Per non parlare dell’addestramento speciale che mi ha portata spesso a raggiungere (posto in classe Executive e all’arrivo autista privato, naturalmente…) uno schiavo molto particolare durante i suoi giri… Purtroppo per voi sulla discrezione non transigo, ma diciamo che d’ora in poi guarderò il Parlamento con tutta un’altra ottica.

Oh, ma che sbadata… mi ero quasi dimenticata che sono settimane che aspettate di sapere cos’ho fatto in Francia! Avervi lasciato così sulla corda non mi dispiace per niente, però è giusto anche raccontare. Soprattutto le parti più piccanti, no?
Che Parigi sia una bella città lo sapevate già. Anche io ci torno sempre volentieri, benché dal punto di vista di BDSM e fetish il panorama sia proprio molto ristretto. A differenza di quel che accade nel nord Europa i francesi mantengono i loro giochi soprattutto nella sfera privata, quindi non ci sono molti locali o punti d’incontro pubblici. Anche il vecchio Le Bar-Bar ha chiuso, assassinato da Internet…

Per fortuna del mio accompagnatore lo shopping è stato piuttosto limitato: sono tornata con meno di due valigie di acquisti (quando si comprano stivali alti alla coscia ci vuole un attimo a riempire una valigia, sapete?). Ho trovato molto raffinata la boutique di Phylea (sono specializzati in abiti di scena, compresi corsetti simili a quelli del film Moulin Rouge… bellissimi ma un po’ troppo chiassosi per i miei gusti), variegata ed eccentrica la sua vicina di Rue de Quincampoix e come sempre vasta, curata ma un filo polar la Boutique Démonia, attorno alla quale ruota tutta la scena erotica della città. Alla libreria La Musardine non ho potuto trattenermi dal prendere qualche volume di fotografia fetish e altre piccole delizie che leggerò con calma nei prossimi mesi, ma i giocattoli più belli li ho trovati come sempre in un paio di negozi gay.

Che teneri che sono, i leather! Ogni volta che entro in un loro negozio i miei tacchi a spillo scatenano paura e disgusto… fino a quando non cominciamo a discutere di strumenti di tortura, e capiscono di avere a che fare con una dominatrice seria e dura quanto il più duro dei loro maschioni, se non di più. Finisco sempre col farmi nuovi amici e ricevere tanti regali… chissà come mai?

A Parigi comunque sono andata soprattutto per la Nuit Démonia, la più grande festa fetish della Francia e una delle più importanti nel mondo. Anche quest’anno era a Le Loco, proprio a fianco del Moulin Rouge, e mentre entravo dall’ingresso riservato ai Vip ho quasi provato un briciolo di compassione per tutta la gente che ha passato ore e ore in fila sotto una pioggerellina gelida pur di riuscire a entrare. Mi dicono che tanti non ce l’hanno fatta comunque, un po’ perché il rigoroso controllo del dresscode (ma non rigido come alle feste di Londra), un po’ perché il locale ha presto raggiunto il limite degli ingressi consentiti.
Peccato per loro, perché dentro… beh, quel che è successo dentro dovrò raccontarlo la prossima volta: più tardi devo incontrare un amico che sto tenendo imprigionato nella sua cintura di castità da un mese giusto, e voglio preparargli un piccolo giochino che dovrà impegnarsi a superare per convincermi ad aprire il lucchetto…

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