In missione per conto di Madame

Se ricordate, la volta scorsa si parlava della differenza che c’è fra (una parte della) Francia – dove un’anziana dominatrice viene considerata una rispettabilissima e invidiata intellettuale – e l’Italia, dove il Bdsm e il fetish continuano a essere considerati stranezze buone solo per le barzellette. E di cos’è che si ride?
Mi sembra che in genere si rida di tre cose: quelle che non si capiscono, quelle in cui riconosciamo le nostre debolezze e quelle che fanno paura, per esorcizzarle. Guarda caso, il nostro genere di erotismo ricade proprio in tutte e tre le categorie.

Ammettiamolo: finché non si provano certe esperienze e le emozioni che scatenano, tante pratiche in effetti sembrano proprio incomprensibili. Perché mai dovrebbe essere bello farsi colare cera fusa sul petto e tracciare disegni roventi? Che razza di rapporto si può creare fra chi è legato a subire tutto ciò e la Signora che manovrando con delicatezza un coltello affilatissimo procede poi a staccare la cera rappresa dalla pelle?
Certo, io e molti miei sottomessi abbiamo sperimentato direttamente queste cose e solo rileggendo le righe qua sopra proviamo un brivido d’eccitazione unica… ma visti da fuori tanti giochi possono lasciare perplessi.

Il piacere della sottomissione non è qualcosa riservato solo ai masochisti. Tutti l’hanno provato prima o poi: nella tranquillità che deriva dal cedere le proprie responsabilità a un superiore sul lavoro, nella normalità dei rapporti famigliari, nel piacere sottile di sentirsi parte di qualcosa di molto più grande di noi, in cui giochiamo un ruolo infinitesimale e tutto ciò che siamo conta, in fin dei conti, zero.
Per tante persone il sesso, la sessualità e l’erotismo (che sono tre cose ben distinte, anche se tanti le confondono per ignoranza) sono anzi l’ultimo baluardo dal quale possono illudersi di essere almeno un po’ importanti… È naturale che allora l’idea di abbandonarsi alla volontà di una Dominatrice li turbi, soprattutto se non sanno bene che cosa comporti questo splendido gioco.

Infine, è normale anche avere paura di ciò di cui non si parla mai apertamente, ma solo per sentito dire, di nascosto, come se si trattasse di un mito. È un po’ il principio del Mago di Oz: ve lo ricordate il film? Il Mago fa tanta paura per tutto il film… fino a quando non si scopre che è solo un vecchietto un po’ spaurito. Appena la sua identità viene svelata, tutto il terrore che incuteva svanisce di colpo.
La dominazione è così. Chi vuole informarsi non ha difficoltà a scoprire tutto ciò che c’è da sapere, ma gli altri sono condannati a subire una gran confusione fra sadismo e violenza, fra masochismo e autolesionismo, fra giochi erotici e abusi, fra arti nobilissime e volgarità terribili. E fin quando si basano su questa confusione il fatto che poi abbiano paura è il minimo!

A questo punto potremmo dire che non ce ne importa niente. Che ridano, mentre noi intanto godiamo di piaceri riservati alle menti più aperte. Ma le cose non stanno propriamente così.
Il problema è che chi ride del Bdsm, del fetish, dell’erotismo estremo… ride anche di noi, delle nostre vite e delle nostre scelte. Non è nulla di grave, ma non capisco perché dovremmo accettare di tenere sempre in testa il cappello da giullare. Ve lo immaginate che cosa direbbe il vostro collega d’ufficio o il negoziante sotto casa se domani andaste da lui a raccontargli come massimo divertimento delle barzellette su chi fa sesso solo alla missionaria?

Allora, poiché sono una grande sostenitrice delle pari opportunità, credo che sia arrivato il momento di fare qualcosa. Senza nessuno scontro diretto, per carità, che tanto non servirebbe a nulla. Ma con un po’ di intelligenza. Cosa ne dite di cominciare a spiegare che questo tipo di erotismo non è niente di male?
Smettetela di tremare come degli stupidi, su. Ecco un altro motivo per cui siamo arrivati a questa assurda situazione: perché la gente ha paura di dichiarare i propri gusti sessuali, come se poi il resto del mondo reagisse in chissà che modo. Di cosa avete paura?

Temete che le persone non vi siano più amiche? Beh, la mia esperienza personale è che in realtà alla gente non importa proprio niente di cosa facciamo in camera da letto (o nel mio studio, ma questa è un’altra storia…). D’altra parte, voi forse catalogate le vostre conoscenze a seconda del fatto che preferiscano fare sesso orale o vaginale, con la luce accesa o l’abat-jour spenta?
Beh, per loro è esattamente la stessa cosa. Forse la primissima reazione sarà un po’ incuriosita, ma poi la vita continua proprio come prima. E lasciatevi dire una cosa: se invece qualcuno vorrà troncare i rapporti in base a questo… probabilmente non meritava proprio di essere frequentato!

Forse invece avete paura di subire altre discriminazioni? Ma non fatemi ridere… a parte il fatto che il diritto alla propria sessualità è garantito dalla legge (e l’unico caso di mia conoscenza di una persona licenziata per aver dichiarato di amare le fruste è finito con un risarcimento danni principesco), avete presente come vivono i gay?
Sì, la risposta è “esattamente come gli eterosessuali” – tranne in casi di ambienti dalla mentalità particolarmente chiusa, ma anche qui allora forse vale la pena di considerare di cambiare ambiente, no?

Ecco quindi la mia proposta. Senza esagerare con piazzate inutili, smettete di avere paura di dichiarare i vostri gusti e, se capita, limitatevi a dire “a me piacciono i giochi erotici di dominazione”. Non succederà niente di male, vedrete.
Qualcuno vi chiederà addirittura informazioni, che sono sicura saprete dare. E se qualcun altro invece farà troppo lo spiritoso… date pure la colpa a me. Quando ha finito di dimostrare la propria ignoranza ditegli: “Secondo me non c’è niente da ridere. Perché non provi a guardare, per esempio, il sito di Madame Ingrid? Scoprirai che si tratta di un mondo molto diverso da quel che pensi”.

Bisogna essere realistici: non penso che questo cambierà le cose da un minuto all’altro. Però piano piano la gente prenderà un po’ più coscienza di qualcosa che potrebbe dare loro tanto piacere quanto ne dà a noi, e ciò andrà a vantaggio di tutti.
Scommetto che immaginate già quante vostre conoscenze femminili potrebbero scoprirsi improvvisamente dominatrici…

Allora avanti, su. Cosa aspettate? Ora avete una missione da compiere… e se fate i bravi forse potrei anche darvi un premio.

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