Non ho l'età...

Prima che mi dimentichi: la volta scorsa ho promesso di insegnarvi un trucco per fare miglior figura con la Padrona dei vostri sogni, quindi eccolo qui – anzi, eccoli, perché si tratta di due accortezze separate. La prima è: ricordatevi che la dominazione, sotto qualsiasi forma, è un gioco che si fa in due. Con questo voglio dire che se partite dall’idea di trovare la Dominatrice dei vostri sogni sarete sempre molto delusi, perché è praticamente impossibile che qualcuno sia perfettamente identico a un’immagine che vi siete costruiti mentalmente. Prima o poi vi deluderà in qualcosa solamente perché è diversa dai vostri sogni, quindi il segreto è adottare tutto un altro approccio.
Provate a trattare ogni incontro come l’occasione per scoprire una nuova alchimia. Una volta stabilito che lei è dominante e voi sottomessi, non intestarditevi su una pratica particolare o realizzare una specifica fantasia, ma lasciatevi semplicemente andare e guardate dove vi porta il gioco. Scoprire cosa risulta dall’incontro di due menti, esperienze e fantasie differenti è sempre un’esperienza molto emozionante!

Secondo trucco, che in parte assomiglia al primo: ricordatevi chi dei due è il partner sottomesso! Se vi presentate da qualcuno con quella che io chiamo “la lista della spesa”, dicendo: a me piace questo, questo, questo e quello… Magari avrete la fortuna di incontrare qualche anima gentile che deciderà di farvi felici realizzando solo le vostre fantasie… ma probabilmente invece risulterete solo dei gran scocciatori che non vedono a un palmo dal naso.
Provate invece a chiedere semplicemente: “a lei cosa piace di più, signora? Cosa possiamo fare per farla divertire?” e vedrete che vi si aprirà un mondo. Questo non vuol dire accettare senza discutere pratiche che a voi proprio non piacciono (basta dirlo), ma mantenere una mente aperta. Scommettiamo che seguendo i miei consigli vi sarà subito molto più facile trovare la Dominatrice che avete sempre desiderato?

E già che siamo in argomento, oggi vi parlo di una cosa che mi ha lasciata un po’ perplessa. Uno dei miei schiavi addetti a seguire cosa succede di interessante su Internet (cioè quasi niente) mi ha informata di un forum sulla dominazione in cui un ragazzo di 18 anni si lamentava non tanto di non riuscire a trovare la Mistress dei suoi sogni, ma del fatto di non ricevere riscontri positivi nononostante fosse un soggetto molto più carino, in forma, resistente, entusiasta e disponibile di tanti altri sottomessi veri e presunti che invece erano molto ben considerati dalle Signore del sito.
“Possibile che della bella carne fresca non interessi?” si chiedeva stupito lui? E lo stupore è solo aumentato quando la discussione è proseguita con numerosi commenti che hanno dimostrato che le cose vanno così anche per le ragazze più giovani, soprattutto se si presentano come Dominatrici. Da quando in qua la gioventù non viene apprezzata?

Prima di spiegarvi il perché di questa cosa vi spiego anche la mia perplessità, che riguarda una buona parte degli interventi che cercavano di confortarlo, da parte di uomini e soprattutto donne di ogni età. Uno dei temi più ricorrenti è stato “sai, ho un figlio della tua età e credo che per chi ha i vostri anni sia molto più sano interessarsi alle discoteche e alla fidanzatina che al BDSM e il fetish”. Come dire: quel che va bene per me è deleterio per te.
Si tratta chiaramente di una classica ipocrisia da genitore. Sappiamo tutti che per papà e mamma i figli (e soprattutto le figlie) restano in eterno bambini, e come tali è inconcepibile che abbiano una vita sessuale. Però da quando in qua infilarsi in posti notoriamente pieni di droghe, risse e brutti personaggi sarebbe più sano che esplorare serenamente il mondo dell’erotismo? E detto da parte di chi in quel mondo ci sguazza, poi!

Il discorso rischierebbe di farsi lungo e anche un po’ noioso, pertanto credo che sia meglio lasciarvi a riflettere su di esso e su ciò che comporta per il modo in cui la nostra società vede chi ha certi hobby, e proseguire su un altro discorso. Cioè sul perché nel mondo della dominazione (quella vera) i giovanissimi sono decisamente svantaggiati. Do per scontato che abbiate capito che si parla di persone maggiorenni, e non certo di minorenni.
I motivi sono a dire la verità più di uno. Il primo è che, indipendentemente da quel che dice la legge, chi ha meno di… diciamo 25 anni, ma spesso ben di più, è molto difficile che abbia una vera maturità mentale. Un po’ è colpa della mancanza di cultura diffusa, un po’ è colpa loro, ma in questo caso non importa. Il punto è che un ragazzo di quell’età che fa BDSM lo fa nella maniera spericolata con cui si fa tutto a 18 anni… e quando si ha a che fare con certe pratiche si rischia di farsi male – sia fisicamente che psicologicamente.
Certo, se i più giovani potessero affidarsi a delle guide mature e capaci di insegnare… ma considerata l’immaturità e l’ignoranza (in campo erotico) di tante persone più che adulte con cui ho a che fare, questo è un discorso un po’ da fantascienza.

Un’altra ragione è che per un adulto è molto difficile rapportarsi alla sessualità dei giovanissimi. Ci sono motivi fisici (“ma quanta energia ha?!?”), tecnici (“ma che pasticci combina? Non ha ancora imparato niente?!?”), psicologici (spesso uno dei due partner sta solo giocando, mentre l’altro investe nell’incontro tutta la propria vita) e così via.
Se stessimo parlando di semplice sesso si potrebbe dire che a un neo-maggiorenne interessa scopare tanto e subito, mentre a un adulto preme di più fare bene l’amore, assaporando come si deve la magia della cosa. Figuriamoci quindi cosa succede quando si applica questa differenza al fetish o alla dominazione!

Io sono stata contattata da ragazzi e ragazze che come prima cosa si proponevano come schiavi a vita, possibilmente tenuti in segregazione nel mio studio. Ho ricevuto richieste di marchi a fuoco da parte ventenni che se li sarebbero dovuto portare addosso per almeno altri sessant’anni, sentito fantasie di feticismo del lattice portate al livello dell’inclusione in questo materiale, o di feticismo dei piedi che prevedevano anche di peggio. Naturalmente la fantasia e l’entusiasmo sono cose bellissime, ma è anche importante restare con la testa sulle spalle!
E cosa dire della paura di divertirsi un mondo con qualcuno che dopo pochi giorni potrebbe rinnegare completamente ciò che ha fatto e vivere l’esperienza come un trauma gravissimo? Oppure del fatto di ritrovarsi necessariamente a fare da “mamma” al soggetto anche nelle cose quotidiane più banali? Insomma, a conti fatti giocare con “un bel ragazzino” o “una bella ragazzina” ha molti più aspetti negativi che positivi… almeno per chi ha l’abitudine di comportarsi in maniera responsabile.

Il discorso diventa ancora più preoccupante per tutte le mini-mistress in circolazione. Si tratta di un argomento su cui ho già scritto in passato, quindi se volete potete tornare a rileggervi i vecchi post. Riassumendo però diciamo che io non mi fiderei proprio a mettermi nelle mani di qualcuno che non abbia accumulato una grande esperienza di vita, di relazioni umane e di tecnica di gioco.
Cosa può fare allora un giovanissimo, o una giovanissima, che senta come è normale il richiamo per il mondo dell’erotismo della dominazione? Secondo me la soluzione non è dimenticarlo e andare a impasticcarsi in discoteca, bensì usare la grande capacità di imparare che hanno i più giovani per studiare le tante fonti di informazione sul BDSM e il fetish che sono ormai disponibili anche in Italia, e crearsi gli strumenti per compiere la propria esplorazione in maniera responsabile.

Poi sarebbe bene che trovasse una o più persone con una lunga e concreta esperienza di queste cose che gli facciano da guida – chiarendo bene i ruoli di tutte le persone coinvolte e perché si trovino lì. E dopo… sotto con i giochi!
Per cominciare, invece, l’importante è anche presentarsi nella maniera giusta. Ricordate cosa ho scritto all’inizio di questo post?

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