Trasgressione!

Oggi mi trovavo in visita a casa di un caro amico che condivide la mia passione per il BDSM quando gli è arrivata una e-mail con le domande per un’intervista che sarà presto pubblicata su un importante settimanale. Il tema era, naturalmente, la dominazione.
Leggere insieme le domande è stata l’occasione per farci delle belle risate. Era infatti chiaro che la ragazza che le poneva non avesse alcuna cognizione di cosa sia l’erotismo estremo al di là di ciò che aveva intravisto in pessimi film di cassetta. Una domanda in particolare però ha innervosito entrambi per il suo significato più profondo. Ve la riporto, più o meno parola per parola: “Ma tutto questo sdoganamento e questa informazione sul BDSM non sono controproducenti? Dove va a finire la trasgressione?”

Devo ammettere che lui ha stilato una risposta molto più elegante e diplomatica di quanto avrei fatto io, ma la parte importante è venuta dopo, quando mi ha preparato uno dei raffinati tè di cui è un cultore e ci siamo soffermati a discutere di quella domanda.
Le nostre idee erano molto simili e si è trattato di una bella occasione per imparare l’uno dall’altra e allargare i nostri orizzonti. Non sono cose che capitano spesso, soprattutto se non si frequentano certi ambienti, così penso potrà interessarvi un riassunto di quel che ci siamo detti.

La prima conclusione può forse essere compresa solo da chi vive la propria passione per le arti erotiche da tutta una vita, e ricorda quale atteggiamento colpevolizzante e censorio ci fosse solo pochi anni fa nei confronti dei giochi di dominazione. In breve: no, l’informazione è tutt’altro che controproducente, e purtroppo il vero problema è che non ce n’è ancora abbastanza!
Per un giovane (maggiorenne, ovviamente) curioso è una vera benedizione potere entrare in libreria o andare su Internet e trovare così tante nozioni sul BDSM e il feticismo. Una volta le uniche informazioni erano quelle di antichi e minacciosi manuali di psichiatria clinica, che avrebbero fatto venire a chiunque il timore di essere un pazzo pericoloso.

Oggi basta usare un motore di ricerca per scoprire in pochi secondi non solo che l’erotismo estremo non ha nulla a che fare con le malattie, ma anche per entrare in contatto con persone che già lo vivono da tempo e possono trasmettere le proprie esperienze, per ottenere informazioni sulle varie pratiche, consigli tecnici, trovare negozi in cui procurarsi gli strumenti necessari a prezzi ragionevoli… Che differenza con i tempi non lontani ma molto bui in cui abbiamo cominciato noi a percorrere queste strade!
Tutta questa informazione ha avuto molti effetti positivi. Il più importante è come dicevo senz’altro quello di aver permesso a tante persone di accettare i propri gusti con serenità anziché paura. Ma ce ne sono anche altri più sottili e altrettanto fondamentali.

Per esempio: chi ha la possibilità di sapere facilmente come praticare nella maniera corretta un determinato gioco evita di mettere a repentaglio la propria salute e quella del partner. Chi non è paralizzato dal timore di essere giudicato come un criminale si fa meno problemi a cercare una persona con i suoi stessi gusti con cui condividere l’intimità o anche tutta la vita.
Chi è cosciente del fatto che essere attratti dalla dominazione è un istinto assolutamente normale risparmia le grandi somme che un tempo venivano sprecate in terapie psicologiche inutili quando non addirittura dannose. Chi sa che quella per l’erotismo estremo è una passione comune a una persona su dieci affronta più serenamente anche eventuali incidenti (dalla visita al pronto soccorso all’outing imprevisto in famiglia o sul lavoro) senza assurde vergogne… E l’elenco potrebbe andare avanti ancora molto a lungo.

Quindi la risposta è no: il cosiddetto sdoganamento sta facendo del suo meglio per togliere a un bellissimo ramo della sessualità umana l’alone di morbosità e vergogna che l’ha attanagliato per troppo tempo. Purtroppo questo tipo di informazione è ancora relegata prevalentemente su Internet, ma le cose stanno piano piano cambiando anche in questo.
Inoltre sembra paradossale, ma è proprio su Internet che si annidano i più grandi detrattori dell’informazione sul BDSM. Si tratta di quei personaggi che affollano le chat, i forum e i siti a tema non perché abbiano qualcosa di utile da contribuire, ma solo perché si vergognano di vivere le proprie passioni nel mondo reale. Sono coloro che più guadagnerebbero da un’accettazione comune di certe pratiche (come accade in quasi tutto il resto del mondo civilizzato), eppure hanno così paura della propria ombra da osteggiare persino ciò da cui potrebbero trarre beneficio.

Qui entra in gioco la seconda parte della domanda, quella sulla trasgressione. Cercherò di riportare il più fedelmente possibile le parole usate dal mio amico per rispondere: “Secondo me è il concetto stesso di trasgressione a essere un po’ preoccupante. Pensandoci bene, per “trasgredire” bisogna che ci siano delle regole da infrangere, imposte da un’autorità preposta a osservare tutto e tutti, e a punire i comportamenti irregolari. E chi, pensando alla propria sessualità, potrebbe concepire un’entità simile se non un paranoico pronto per il ricovero alla neuro?”
Sul momento mi sono fatta una gran risata, come spero stiate facendo anche voi. Poi però ho ripensato a quali, fra le persone che mi contattano, hanno l’abitudine di usare il termine “trasgressione”. In effetti, di solito sono persone un po’ disturbate, con lo sguardo guizzante e la fronte imperlata di sudore di chi teme di essere pescato da un momento all’altro con le mani nel vasetto della marmellata. Sono coloro per cui il sesso è una “cosa sporca”, per non parlare di quei giochi che per loro sono vere e proprie depravazioni!

Oggi abbiamo concluso che, evidentemente, è un effetto della cultura cattolica che, piaccia o no, tiene in ostaggio il nostro paese. Fateci caso, ma i soli paesi in cui la sessualità è vissuta in maniera così problematica sono quelli della fascia mediterranea e gli Stati Uniti, che per certi versi sono diventati ancora più fondamentalisti dei peggiori terroristi.
In tutto il resto del mondo il sesso e l’erotismo sono cose assolutamente normali (e vorrei anche vedere: se no come nascono i bambini?). I ragazzi ricevono un’educazione sessuale priva di malizia e vivono molto più serenamente, sia che si tratti di normali rapporti che di varianti più insolite. Noi, invece, ci portiamo dietro un senso di colpa tremendo e senza alcun motivo e finiamo con avere questo mito della “trasgressione”.

Oh, se solo la gente si preoccupasse un po’ di più di non trasgredire le leggi vere, e si godesse di più i piaceri della carne…

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