Fare tutto, ma proprio tutto

Questa volta avrei dovuto continuare il nostro discorsino sulle feste, ma mi è successo una cosa così profondamente assurda da rendere inevitabile parlarne. Se ricordate, due interventi fa raccontavo di quel mio amico feticista che ha impiegato mesi per trovare il coraggio di chiedermi informazioni sui giochi BDSM.
Beh, più di una e-mail che ho ricevuto dopo quel post (Visto? Ormai mastico il gergo dei blog come una seconda lingua!) esprimeva lo stesso concetto. “Ma davvero? Allora quando la si incontra non è obbligatorio fare tutto ciò che è descritto sul suo sito!”

Chiarisco, perché francamente lo trovo incredibile pure io. C’è della gente convinta che visitare il mio studio comporti necessariamente sperimentare tutte le pratiche elencate nelle pagine del mio sito web. Il che vuol dire, fra le altre cose, che c’è gente convinta che una volta superata la soglia dello studio ci si ritrova in balia di una donna irragionevole, che fa tutto quel che le passa per la testa senza alcun riguardo nei confronti di chi si trovi davanti.
Ma dico. Ma siete impazziti?

Ho il forte sospetto che certe idee sconclusionate nascano dall’aver letto troppi fumetti porno o aver visto troppi brutti film. Ma con che criterio può venire in mente una cosa del genere?
Insomma, mio malgrado mi ritrovo costretta un’altra volta a fare da maestrina e ripetere una lezione che avrei data per scontata. Però adesso aprite le orecchie e fate attenzione, perché non ho intenzione di ripetermi mai più… e sapete cosa succede a chi mi disubbidisce!

Allora. Sul fatto che io sia una Dominatrice non c’è dubbio. Sul fatto che sia sadica nemmeno, credo. Però vorrei che fosse chiaro anche che ho un cervello che funziona, e che ciò che mi piace non è prendere a frustate tutte le persone che mi capitano sotto mano, ma scoprire insieme a loro quali siano le loro fantasie e che sensazioni ne possano scaturire.
È logico che la maggior parte di chi mi contatta ha un carattere molto sottomesso, o addirittura masochista. Questo però non vuol dire essere autolesionisti o avere poca stima di sé stessi: ogni tanto capita qualcuno in cerca di urla, violenza e scenate… ma viene cortesemente invitato ad andarsene e a cercare altrove – o meglio ancora a riconsiderare i suoi gusti. La base di tutto ciò che faccio è il rispetto reciproco, l’educazione e il piacere di entrambi, anche quando prende forme un po’ particolari.

Stando così le cose è evidente che non capiterà mai che imponga un qualche gioco sgradito, temuto o non concordato. A volte può essere divertente manipolare la mente di chi ho davanti fino a portarlo a supplicarmi di fargli proprio ciò che aveva giurato di non volere affatto… ma anche in questi casi si decide sempre in due. D’altra parte, perché dovrei comportarmi come una nevrastenica frustrata con chi mi fa divertire tanto? Se proprio sento il capriccio di un gioco particolare non devo fare altro che alzare il telefono e chiamare lo schiavo che più lo ama: entro poche ore al massimo sarà in ginocchio di fronte a me, pronto ed entusiasta proprio come voglio io.
Quindi: non succederà mai che un masochista si ritrovi a dovermi fare la manicure, oppure che un feticista venga intrappolato in una delle mie macchine di tortura, o che una persona amante dei giochi cerebrali esca dallo studio con il corpo segnato, o viceversa.

Ed eccovi lì. Lo so che in questo momento c’è qualcuno che sta pensando: “ah beh, allora altro che Padrona… se fa solo quel che le si chiede….” E ciò vuol dire che non avete capito un tubo.
Incontrarmi non è come andare a fare la spesa: “mi dia quattro frustate e uno strap-on, per cortesia…”. Il punto con me è sempre il dialogo, conoscersi e capirsi – o meglio, scoprire quegli aspetti di sé che vengono di solito tenuti più nascosti. A meno che non si decida di vedersi per esplorare in particolar modo una determinata pratica (e posso decidere di accettare oppure no), tutto parte col comprendere quali siano i desideri più profondi di chi ho davanti. Ho i miei modi, fidatevi… Fatto questo i giochi però li decido io, e soprattutto il modo con cui vengono portati avanti e vissuti. Se pensate che una Dominatrice possa lasciarvi le redini con cui controllare un incontro vuol dire che davvero non ne avete mai incontrata una… o forse non siete neanche in grado di accorgervi quando venite indotti a fare e pensare ciò che vuole lei!

Ma soprattutto: come si fa a pensare che in un incontro si possano provare tutti i tipi di giochi che ho elencato sul sito? Solo per sperimentare pochi secondi ciascuno degli strumenti delle mie collezioni ci vorrebbero giorni e giorni… e il bello è invece proprio prendersi tutto il tempo che serve, gustando ogni istante e ogni sfumatura di ogni sensazione.
Per dimostrarvi che una Signora conosce sempre le buone maniere anche quando siede su un trono farò una cosa. Mi scuso con voi. Scusate, per piacere, se abbiamo dovuto perdere tutto questo tempo a ripetere delle cose assolutamente ovvie. Spero però che adesso tutti, ma proprio tutti, abbiano le idee più chiare, e che si possa proseguire con discorsi più interessanti. La prossima volta parliamo davvero del mondo dei locali BDSM.

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