Giochi d'estate

A costo di sembrare banale, lasciatemi lamentare per l’ondata di caldo di questi giorni. Abituata come sono a indossare i miei completi in latex ho la fortuna di non essere una di quelle persone che sudano e vanno in deliquio appena spunta il sole, però lo sbalzo di temperatura mi infastidisce come capita a chiunque.
Anzi, a dire la verità mi ha fatto letteralmente innervosire, così oggi ho deciso di farmi passare l’irritazione con l’aiuto dei miei lettori (e lettrici, visto che sto ricevendo anche tante mail da aspiranti schiave). Se vi ricordate come abbiamo fatto il mese scorso con il gioco dell’acqua, qua le regole sono le stesse. Io scrivo cosa dovete fare, voi lo fate – per il semplice motivo che so benissimo che state morendo dalla voglia di scoprire cosa si può provare nelle mani di una Dominatrice come me. L’unica cosa da tenere in mente è questa: se non volete ubbidire potete smettere di leggere, ma se continuate dovete arrivare fino in fondo.

Non mi è difficile immaginare le vostre facce in questo momento. Siete deliziosi, con quell’espressione di panico… ma tanto sappiamo benissimo tutti che alla fine la curiosità avrà il sopravvento, quindi lasciamo perdere i preliminari e mettetevi al lavoro.
La prima cosa che voglio da voi è una risposta: vi ritenete dei sottomessi “normali” o migliori della media? Ah, fermi lì. È la prima risposta che vi è venuta in mente quella che conta, e ora non si cambia più. Spero solo che siate persone oneste con voi stessi, perché in caso contrario tanto orgoglio a sproposito verrà punito come si deve. E ora cominciamo davvero.

Questo gioco si fa in un momento preciso, quindi se le condizioni non sono quelle giuste avete l’ordine di rimandare. Il momento è questo: deve esserci il sole e dovete essere in pausa pranzo, possibilmente con i vostri colleghi. Non preoccupatevi, sarà un’esperienza interessante.
Se le condizioni ci sono tutte ecco cosa voglio che facciate. Chiedete che vi portino una bibita ghiacciata, oppure una ciotolina di ghiaccio. A metà del pranzo, ma prima che il ghiaccio si sia sciolto troppo, distraete un attimo i colleghi e prendetene un cubetto. Non è difficile: probabilmente vi basterà dire “guarda là” e tutti si gireranno, ma nella peggiore delle ipotesi dovrete inventarvi qualcosa di più raffinato. E sapervi in difficoltà mi diverte moltissimo.

Ora, con il vostro bel cubetto, assentatevi un attimo e andate alla toilette. Il gioco consiste in questo: il cubetto voglio che ve lo infiliate da bravi schiavetti nel sederino. E no, non voglio sentire storie su quanto l’avete stretto, su quanto è grosso il ghiaccio o altre stupidaggini. Non vorrete mica dimostrarvi già da subito così incapaci di fronte a me, no?
Per il momento è tutto. Tornate pure a pranzo e divertitevi a chiacchierare tranquillamente con i vostri amici. Probabilmente si chiederanno come mai avete tante difficoltà a stare seduti fermi e come diavolo facciate ad avere i brividi con tutto questo caldo, ma quello è un problema vostro. A me interessa sapervi imbarazzati, con le guance tutte rosse per la vergogna di stare sentendo quelle sensazioni solo perché ve l’ha ordinato Madame dal suo blog.

Ah, ma non è mica finita qua. Per caso prima avete peccato tanto di superbia da dichiarare di essere schiavi “seri”? Allora ho una sorpresina per voi, piccoli miei.
In questo caso alla toilette non dovete portare un cubetto solo, ma quattro. No, state tranquilli… non voglio congelarvi l’intestino. Lo sapete che sono una sadica molto coscenziosa, e so sempre dove fermarmi.

In questo caso infatti un cubetto va dietro, mentre gli altri tre desidero che li mettiate all’interno delle mutande, davanti. Prometto che non morirete, ma anche che sarà un’esperienza piuttosto interessante, e non solo per il freddo.
Già, perché in caso non ve lo ricordaste il ghiaccio col caldo si scioglie, e a quel punto… vi ritroverete con una bella macchia bagnata proprio al centro dei pantaloni, e dopo esservi agitati per un pezzo sulla sedia di fronte a tutti. Non avete idea di quanto mi ecciti l’idea di sapervi così umiliati.
Non preoccupatevi… le persone sono molto discrete e probabilmente non dirà niente nessuno. Anzi, nella maggior parte dei casi faranno i salti mortali per trovare delle spiegazioni alternative… però quel che conta è che per qualche secondo almeno saranno convinti che vi siete fatti la pipì addosso, peggio di bambini piccoli.

Col caldo che fa in questi giorni si riassorbirà tutto in poco tempo e avrete pure il vantaggio di passare una giornata fresca offerta da Madame Ingrid… ma noi sappiamo benissimo cosa è successo, e sono sicura che il ricordo di questa umiliazione rimarrà a lungo con voi. Anzi, dovreste anche ringraziarmi per non avervela fatta fare addosso davvero.
Già che ci siamo, visto che non vorrei mai che pensaste che sono troppo cattiva, ho anche un premio per voi. Per cortesia, quando tornate a casa stasera mettetevi in borsa un paio di mollette da bucato. Ci serviranno, ma non subito.

Non è meraviglioso sapere di potere finire da un momento all’altro nelle mie mani, anche se a distanza?
Ora però non prendeteci l’abitudine: non è nel mio carattere fare giochini “virtuali” di questo tipo. Preferisco gli incontri dal vivo, che volete farci…

E, a proposito: la prossima volta pensateci due volte prima di atteggiarvi a superschiavi…

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