Tipi da feste (e altrove)

Rieccoci a trattare il tema dei cosiddetti eventi fetish e BDSM, e speriamo che questa sia la volta buona. Ho pensato a lungo a come trattare l’argomento: da una parte so bene quali sono le domande che vorreste farmi, come minimo perché in effetti parecchie persone che mi vengono a trovare hanno sempre gli stessi dubbi. Dall’altra correrei il rischio di sembrare un “manuale per feste”, mentre l’ultima volta che ho controllato ero ancora Madame Ingrid, e francamente non è che mi interessi molto star qui a farvi lezioni su cose ovvie.
Sono giunta allora alla conclusione di darvi istruzioni precise: se volete proprio sapere come sono gli eventi di questo tipo, come comportarsi e così via avete due possibilità. La prima è di informarvi leggendo bene, per esempio, i siti delle feste stesse. La seconda è di andarci di persona, perché del resto non c’è nessun babau che vi mangerà alla porta. Se invece non sentite questa esigenza non c’è problema: continuate pure a vivere come avete fatto fino a oggi e cercate di essere felici, anche se a parer mio vi state perdendo qualcosa.

Quel che posso fare qui piuttosto è qualcosa di un po’ più speciale e forse utile, anche perché non si applica esclusivamente al mondo dei locali. Vi parlerò infatti dei vari tipi di personaggi che si possono incontrare agli eventi – che poi sono esattamente gli stessi tipi di persone con cui abbiamo tutti a che fare ogni giorno, solo immerse in un contesto che ne tira fuori aspetti normalmente nascosti.
Tutto ciò ha un senso, perché gira e rigira uno dei problemi che mi sento esprimere più spesso è: “come faccio a trovare una Padrona e instaurare con lei il rapporto che tanto desidero?” La risposta è qui, nel modo in cui si può affrontare il mondo della dominazione erotica e gli errori che spesso vengono compiuti. Certo, perché è anche vero che la vita non è una gara con regole ferree, ma di sicuro non è comportandosi nel modo sbagliato che si possa sperare di avere successo.

Partiamo dal personaggio più diffuso di tutti: quello che non c’è. Di solito è anche quello che si atteggia di più a vittima, come se il destino cinico e baro si accanisse su di lui ventiquattr’ore al giorno. Nessuna lo considera, nessuna gli permette di vivere i suoi sogni… ma fermi un attimo: lui, innanzitutto, cosa fa di preciso per raggiungere i suoi obiettivi?
Se si fa questa domanda vien fuori che non solo non ha mai alzato il sedere per andare di persona in uno di quei luoghi (feste, ma anche incontri pubblici, seminari, aperitivi di siti a tema…) in cui si radunano gli appassionati di queste cose, ma non ha nemmeno mai contattato una Dominatrice professionista, mai fatto la fatica di pubblicare un annuncio in cui si presentasse, né altro. Di solito agli annunci questo tipo di personaggio risponde e basta, magari con una e-mail “fotocopia” in cui racconta grandi fantasie (se va bene: se no sono solo due righe anonime) e non dice niente di sé. Ma su questo aspetto torniamo dopo. Quel che più è importante è che l’incontro perfetto non è che caschi dal cielo: ce lo si va a cercare, possibilmente con un po’ di intelligenza. E il primo passo è uscire di casa.

Il secondo tipo di personaggio più frequente è quello che sta lì. Sapeste quanti ne ho visti… ci sono cosiddetti aspiranti schiavi che osservo da anni entrare nei locali più adatti, appoggiarsi al bancone del bar (o sedersi su un divanetto) e rimanere imbambolati per ore e ore, senza muoversi o rivolgere la parola a nessuno. In alcuni casi – magari alla prima uscita – un po’ di timidezza è anche comprensibile, ma questo è ridicolo!
Ho il forte timore che la loro idea sia di mettersi a disposizione per essere prescelti. Forse nella loro testa c’è un’immagine di una Dominatrice che entra, punta il dito e dichiara di volerli per sempre ai suoi piedi… ma è una cosa completamente folle. Se non so chi tu sia, quali siano le tue caratteristiche, i tuoi gusti, le tue capacità, i tuoi interessi, il tuo modo di relazionarti con me… non ti rivolgerò mai e poi mai la parola – e così qualsiasi altra donna. In questo c’è una lezione da imparare, e pure importante: in ogni occasione della vita bisogna cogliere le occasioni dando il meglio di sé, altrimenti si rischia l’assurdo di respingere proprio quelle persone che vorrebbero conoscervi.

Andiamo avanti con un altro tipo di persona piuttosto sgradevole: quello che vuole fare il simpatico a tutti i costi. Non so se sia un sistema che dia qualche frutto in altri ambienti, ma quando si parla di erotismo di questo tipo è la tattica più sbagliata che ci sia. Naturalmente è vero che il mondo della dominazione non è esclusivamente cupo e funereo, è verissimo che è popolato da gente simpatica e divertente con cui anche io non manco di farmi belle risate… ma qui ci stiamo occupando di seduzione, e non si è mai visto un clown circondato da donne assatanate.
Scherzare e fare gli spiritosi in continuazione non è una buona tecnica, così come non lo è intromettersi con malagrazia nello spazio privato delle persone (per esempio in un gruppetto che sta chiacchierando per i fatti suoi). Come accade spesso nella vita la soluzione migliore è anche la più semplice: attendere il momento buono, avvicinarsi normalmente e presentarsi. “Salve, sono tizio: prima l’ho notata e mi piacerebbe conoscerla, se vuole.” Cosa c’è di tanto strano? Eppure sapeste come sono poche le persone che fanno così…

Ma immaginiamo che il ghiaccio sia già stato rotto e si sia arrivati a una prima piccola conversazione. Qui è dove casca l’asino più spesso, ma la dinamica è la stessa anche nel caso di chi sceglie semplicemente di mettersi in mostra in altro modo, per esempio entrando in pista. Adesso ascoltatemi bene e fidatevi di Madame: non esagerate!
Questo vale in entrambi i sensi. Non esagerate con un atteggiamento troppo servile: so che avete l’ottima intenzione di mostrarvi schiavi ideali, ma questo non è il momento. In quella fase siete solamente una nuova conoscenza: un conto è non essere maleducati, e un altro dare l’idea di essere zerbini senza alcuna spina dorsale, pronti a gettarvi ai piedi di chiunque si atteggi a Dominatrice.

Non esagerate neanche a fare troppo gli sbruffoni, però. Se avessi un euro per ogni volta che mi sono sentita dire “io non ho alcun limite” oggi sarei miliardaria… per non parlare di quelli che arrivano raccontando di avere fatto questo e quello, di essere espertissimi in quell’altro, di avere conosciuto l’una e l’altra, di essere stati ovunque… Magari sarà anche vero, per carità… ma dà solo l’impressione di avere a che fare con dei gran fanfaroni. Soprattutto, anche in questo caso non è il momento di fare certe sparate.
Se avete delle buone caratteristiche ci sarà sicuramente l’occasione di dimostrarle in futuro nella pratica, e non a parole. E state pur certi che io (ma anche moltissime altre Dominatrici) ne so molto, ma molto più di quanto immaginiate voi – come minimo perché ho avuto occasione di fare molta più pratica ed esperienza di voi.
Oltretutto, io sono relativamente gentile con i fanfaroni e mi limito a scacciarli. Altre signore invece si divertono a prendere per vere le loro affermazioni, e pretendono davvero di usarli “senza limiti”. Non è una bella cosa, fidatevi.

Se a questo punto togliamo tutti questi personaggi, ciò che rimane è di solito un gruppetto molto piccolo di altre persone – che però sono proprio quelle per cui vale la pena di andare a un evento pubblico. Sono coloro con cui si può socializzare, forse giocare e a volte imparare qualcosa di nuovo.
Il bello è che esattamente le stesse categorie e gli stessi risultati valgono in ogni altra occasione: nel mio studio, con chi incontro per la strada o in un negozio, con chi mi scrive o mi telefona. Basterebbe così poco per catturare la mia attenzione, incuriosirmi e farmi venir voglia di dedicarvi più tempo… e invece cadete proprio all’inizio del percorso. Peccato.

Non vorrei però che pensaste che sono troppo cattiva o negativa. Tutt’altro. Visto che siete stati così bravi da leggere fin qui vi farò un regalo: vi rivelerò la formula magica per conquistare (o per lo meno per non far fuggire subito) qualsiasi Dominatrice vogliate conoscere. Pronti?
Basta che invece di comportarvi da stupidi vi presentiate in maniera adulta e rispettosa, e le facciate l’unica domanda che davvero ama sentire: “cosa potrei fare per farle piacere, signora?” Poi fatelo davvero, però.

Mi raccomando di mandarmi un invito alle vostre nozze, piccini…

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